ItaliaOggi, 19 novembre 2019
Diritto & Rovescio
In Italia, l’Iva sugli assorbenti grava con un’aliquota del 22%. La stessa aliquota, per rendere l’idea, che pesa sui superalcolici, gli elettrodomestici, le automobili e i gioielli, come se l’igiene intima di una donna non fosse una necessità ineliminabile ma un consumo di lusso. Non si tratta di un errore ma di una scelta tipicamente maschilista com’è dimostrato da due circostanze. La prima è che, mentre sugli assorbenti grava l’aliquota del 22%, sui rasoi ce n’è una del 4%. E la seconda circostanza, anch’essa espressione di un maschilismo sfacciato, è che la richiesta di riduzione dell’Iva dal 22 al 10%, prima firmataria Laura Boldrini, ha raccolto le firme di solo 31 parlamentari (tutte donne) come se l’equità fosse una categoria sessuale e non semplicemente inevitabile. Nella riduzione richiesta rientrano anche, e comprensibilmente, i pannolini per bambini e i pannoloni per anziani anch’essi oggi tassati con un’Iva al 22%. Questa tassa è pari a zero in Irlanda, al 5,5% in Francia, Belgio e Olanda e si ferma al 7% in Germania.