Libero, 18 novembre 2019
Violeta Benini, la divulvatrice
Piero e Alberto Angela sono divulgatori? Bene, allora Violeta Benini è una «divulvatrice». D’altronde ognuno ha la propria specializzazione e la signora, a dispetto del soprannome e del bizzarro slogan sul profilo Instagram, «per un mondo pieno di clitoridi, peni ed unicorni felici», è una professionista serissima. Violeta con una sola «T», argentina, ostetrica, un curriculum lunghissimo di studi e conferenze, si occupa dell’organo riproduttivo femminile a 360 gradi e unisce il sacro e il profano. Da un lato il mondo del piacere carnale, i giocattoli erotici (è in grado di consigliare i più adatti alla singola fisionomia), i suggerimenti sessuali e compagnia cantante; dall’altro il tema delicatissimo del pavimento pelvico (o perineo), quella parte nel basso addome della donna che durante e dopo la gravidanza collassa e che, se non allenata, provoca danni anche importanti. Se ci riflettiamo bene quella parte del corpo femminile è l’origine della vita: benvengano le specialiste in materia. Come è nato il nome «divulvatrice»? «Me lo ha dato la editor che correggeva i miei articoli per un sito di sexy shop», spiega a Libero Violeta. Le sue consulenze, di persona, via WhatsApp o Skype, arrivano a costare fino a 200 euro. Spaziano dalla «valutazione del pavimento pelvico» ai consigli sulle coppette mestruali, contraccettivi o assorbenti lavabili. La sua agenda è pienissima: fino a gennaio non ha posto libero. Lei riceve a Milano e Livorno. La sua attività è espolsa un anno fa. «Vengono da me soprattutto le donne, non prendo le coppie: per loro secondo me sono meglio gli psicologi o sessuologi». Dalla valutazione del pavimento pelvico dipendono diverse problematiche che Violeta cura con esercizi fisici e fitoterapia: «Dolori mestruali, dolori nella penetrazione, difficoltà a raggiungere l’orgasmo». CURIOSITÀ E PERLE Ha sessantanovemila seguaci su Instagram e un sito ricchissimo. La sezione dedicata alla «sessualità consapevole» è uno scrigno di curiosità e perle illuminanti: clitoride tridimensionale francese, fumetti erotici, falli, squirting, doccini per autoerotismo, vibratori, diaframmi, condom, lubrificanti; non c’è un tema, una sfumatura, che sfugga alla sapiente Violeta. Sicuramente ne sa più lei di queste faccende che Rocco Siffredi. Scopriamo, grazie all’ostetrica, addirittura che esiste l’Asmr, l’orgasmo di testa: «Non esiste prova scientifica», dice l’esperta, «ma chi lo ha provato parla di una scossa lungo la colonna». Violeta tratta le cicatrici vulvari e si aggiorna sempre: sta frequentando un master in educazione del pavimento pelvico che dura un anno. Fa anche formazione. «In generale le donne danno troppe cose per scontato: dovrebbero ascoltarsi di più», dice a Libero. LA CENSURA Su Instagram affronta anche temi di attualità come «gli assorbenti beni di lusso» e il gradino per i piedi per andare meglio di corpo e salvare il perineo. Alcune foto, come immaginabile, sono state censurate dal bigotto social. Ma se ne è salvata una, quella di un pene. Violeta, per par condicio, non trascura l’organo riproduttivo maschile, anzi lo fa parlare. «Ciao, io sono un pene e spesso mi sento discriminato perché qua #divulvate praticamente per clitoridi felici. E io? Non posso essere felice anche io?. Certo che sì». Sui social mostra con orgoglio falli e vagine realizzate da lei all’uncinetto e si definisce una «ostetrica artigiana con il pallino per la cucina». «Ho una grande collezione di sextoy che uso per il mio lavoro, per poterli spiegare alle donne e alle coppie, nonchè per poter suggerire il modello più adatto alla singola persona». Violeta è un personaggio ormai leggendario da quando il blog Le sex en rose l’ha incontrata e lei ha preteso di fare l’intervista nuda e che pure la giornalista fosse senza vestiti. Più di cosi?