Il Messaggero, 18 novembre 2019
A Roma un’auto su tre è senza assicurazione
A Roma ci sono un milione di veicoli fuorilegge, privi sia di assicurazione che di revisione. Pericolosi per la pubblica sicurezza: in caso di incidente, anche grave, nessuno risarcirà i danni. Molte di queste vetture sono fantasmi, abbandonati ai lati delle strade e fonte di degrado per i quartieri della Capitale. Ma centinaia di migliaia di auto sono ancora realmente attive e girano così, senza copertura assicurativa, creando seri problemi alla circolazione. A svelarlo è l’ultimo report del centro elaborazione dati (Ced) della Motorizzazione, aggiornato a fine settembre, che fotografa anche il sorpasso delle automobili immatricolate sulle patenti attualmente valide nella Città eterna: insomma, ogni romano abilitato alla guida possiede in media più di una vettura.
LE CIFRE
Complessivamente sono 2,4 milioni gli autoveicoli – quasi due milioni automobili, più tutti gli altri mezzi che rientrano in questa categoria, dai bus ai trattori – che risultano immatricolati da residenti nel Comune di Roma e non cessati, quindi ufficialmente circolanti e così registrati alla Motorizzazione. Di questi appena 1,4 milioni risultano in regola con revisione e assicurazione, a cui si aggiungono altri 200 mila a cui manca soltanto il certificato assicurativo.
SENZA REGOLE
Tutto il resto del parco circolante è totalmente fuorilegge: si tratta di quasi 600 mila automobili, 60 mila autocarri, 1.500 trattori. Più quasi 250 mila veicoli non classificati, sfuggiti a ogni controllo. Se si prende in considerazione l’intero territorio di Roma e provincia, poi, il gap aumenta: 3,7 milioni di autoveicoli immatricolati, 2,2 milioni in regola. E il problema è ancora più rilevante se si considera la categoria dei motoveicoli: sui 480 mila ufficialmente circolanti nella Città eterna, appena 215 mila, meno della metà, risultano in regola con revisione e assicurazione.
IL DEGRADO
Oltre ai problemi di sicurezza, resta il fenomeno delle auto abbandonate, spesso per anni, ai margini della strada, da proprietari che non si prendono neppure la briga di rottamarle. «Presenterò una proposta di legge, già nella prossima sessione di bilancio, in base alla quale ai proprietari dei veicoli che risultino in stato di evidente abbandono sarà elevata una sanzione pari al costo di due anni di occupazione di suolo pubblico – sottolinea Eugenio Patanè, presidente della commissione mobilità del consiglio regionale – Le auto che restano ferme per anni senza essere utilizzate, infatti, non possono essere considerate in sosta: si tratta, piuttosto, di una indebita occupazione di suolo pubblico e, come tale, devono essere prima certificate dalla Polizia di Roma Capitale come in stato di evidente abbandono e poi sanzionate».
Secondo Patanè, in particolare, vanno risolti due problemi: «Quello dei parcheggi che, già in numero insufficiente, vengono ulteriormente limitati e quello di potenziale intralcio al traffico della Capitale».