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 2019  novembre 15 Venerdì calendario

La prima collezione di gioielli di Armani

Erano in molti a chiedersi perché Giorgio Armani non avesse ancora dedicato parte della sua energia creativa alla gioielleria. A guardar bene, da qualche anno, insieme alle collezioni di alta moda Privé – che sfilano a Parigi – lo stilista stupisce le clienti con pezzi unici. Ma si tratta, appunto, di alta gioielleria, destinata a un pubblico ristrettissimo, come è quello dell’haute couture.
Ora il vuoto è colmato: nell’Armani Day celebrato ieri a Milano (si veda l’articolo in pagina) ha trovato spazio anche la presentazione della prima collezione di gioielleria creata da Giorgio Armani, made in Italy al 100%, grazie alle eccellenze dei nostri distretti orafi, a partire da quello di Valenza. Tre le linee: Borgonuovo (come la via a ridosso del quadrilatero della moda dove si trovala storica sede dell’azienda e la casa dello stilista), Firmamento e Sì.
La scelta dei nomi dice molto, in fondo, su Giorgio Armani: non c’è inutile ricercatezza, il legame con i temi che caratterizzano ogni linea è chiaro. Borgonuovo è percorsa da variazioni del logo, ma con tocchi che nulla hanno a che vedere con l’imperante logomania. L’oro è diciotto carati, non è però né giallo né rosa: gli orafi hanno creato un mix inedito che potremmo chiamare “nuance Armani”. Della linea Borgonuovo fa parte anche una collana di perle in legno rivestite di seta, esempio perfetto di gioiello adatto per ogni momento della giornata di una donna multitasking, come piace dire oggi (ma sarebbe più appropriato parlare di sovraccarico di impegni e ben venga un bel gioiello ad alleviare le fatiche). La linea Firmamento (anelli, bracciali, orecchini e collane in oro bianco spesso arricchite da diamanti) si ispira alla luna e alle stelle; la terza linea si chiama Sì (come l’omonimo profumo) ed è legata al simbolo olfattivo femminile del marchio: orecchini, anelli, bracciali e collier rielaborano la forma del petalo, moltiplicato in fiori di onice nera, impreziositi da diamanti bianchi e neri. I gioielli sono in vendita da questo mese nelle boutique Giorgio Armani di Milano, Roma, Parigi, Londra, Francoforte, New York, Beverly Hills, Hong Kong e Tokyo.
Per quanto impegnativo, l’Armani Day, nel cuore e nella mente dello stilista, è quasi certamente già archiviato: i progetti per i prossimi mesi e per il 2020 sono tantissimi. Molte le novità in particolare a Milano: Giorgio Armani ha appena vinto la gara per gli spazi in Galleria Vittorio Emanuele attualmente occupati da Tim e anche all’interno del quadrilatero ci saranno spostamenti: sono già in corso i lavori per una nuova boutique in via Sant’Andrea, destinata a sostituire quella di via Monte Napoleone. In aprile, a dieci anni dall’inaugurazione dell’Armani Hotel, lo stilista tornerà a Dubai, dove sfilerà con la collezione cruise 2021.