Il Sole 24 Ore, 15 novembre 2019
Huawei, il Trump-bonus per i dipendenti
Il Trump-bonus. Nella busta paga di novembre i 194mila dipendenti Huawei troveranno un doppia mensilità, per una spesa totale di 285 milioni di dollari, in riconoscimento delle «sfide esterne eccezionali» a cui hanno dovuto far tutti fronte per le pressioni poste dalla campagna messa in piedi dall’amministrazione americana contro il colosso delle tlc cinesi accusato di spionaggio.
«L’azienda – scrive in una lettera il manager delle risorse umane Zheng Liangcai – ha deciso di distribuire un ‘Premio speciale per le difficoltà a tutti i dipendenti che hanno contribuito a far fronte alle sanzioni americane». La lettera con l’annuncio del bonus è stata inviata l’11 novembre, giorno del Singles’ Day, il black friday cinese.
Così a fine mese tutti i lavoratori si ritroveranno un premio minimo in busta paga di 2.850 dollari.
Huawei è il primo produttore mondiale di apparecchiature per le telecomunicazioni. Il bonus a tutti i dipendenti è stato deciso dall’azienda nonostante i 10 miliardi di dollari di ricavi in meno che si stima siano stati persi quest’anno a causa delle azioni di Washington: secondo gli analisti l’azienda continua comunque a macinare risultati positivi, meglio degli ultimi due anni.
Come si ricorderà, il Canada, in seguito a una richiesta americana, il primo dicembre 2018 ha arrestato la cfo di Huawei, Meng Wanzhou, la figlia del fondatore Ren Zhengfei, tuttora in attesa di estradizione. A maggio Trump ha vietato alle agenzie governative di avere relazioni commerciali con Huawei. Ha inoltre inserito in una black list il colosso cinese e le 70 società affiliate, che impedisce alle aziende americane le forniture di componenti.
La Casa Bianca ha anche cercato di convincere i paesi alleati a evitare gli acquisti di apparecchiature Huawei per le reti 5G. Il mese scorso Huawei ha annunciato di avere firmato quest’anno più di 60 contratti di fornitura per il 5G, il doppio dello scorso anno, con almeno 400mila dispositivi per le nuove reti super veloci già consegnati. Più della metà dei contratti 5G di Huawei sono in Europa.
Oltre al bonus per tutti i dipendenti, Huawei ha previsto un secondo bonus – per altri 285 milioni di dollari – pensato in particolare per i lavoratori «che hanno aiutato la continuità del business» sviluppando una supply chain alternativa per sopperire alla mancanza tecnologie americane da parte di Huawei: il sistema operativo Harmony OS sviluppato in alternativa a Google Android, i chip Kunpeng, il microprocessore creato per rimpiazzare i semiconduttori made in Usa.
In totale il Trump-bonus di Huawei vale 470 milioni di dollari. Non è poco. Tanto che sui forum anche qualche dipendente di Apple comincia a invidiarli.