Anteprima, 13 novembre 2019
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Biografia di Elio Boncompagni
Elio Boncompagni (1933-2019). Direttore d’orchestra. Era stato allievo di Franco Ferrara e assistente di Tullio Serafin, ha diretto le orchestre più prestigiose ed è stato direttore musicale al Thèatre La Monnaie di Bruxelles e all’Opera Reale di Stoccolma, direttore artistico e direttore musicale del Teatro San Carlo di Napoli. Ricorda Paolo Isotta: «Negli ultimi giorni di settembre festeggiavamo il successo che aveva riscosso a Sofia il 20. Aveva diretto il Boris Godunov di Musorgskij in memoria di Nicolai Ghiaurov; e l’avevano invitato a tornare. Lui pensava al Don Carlos di Verdi nell’edizione autentica in cinque atti e in francese. Sull’aereo aveva contratto una fatale polmonite. Forte come era, ha resistito a lungo, troppo. Ma l’8 non ce l’ha fatta. Era, e per me è, Elio Boncompagni, uno dei più grandi direttori d’orchestra viventi. A maggio aveva compiuto 86 anni […]. Sul podio pareva un ragazzo: per la sobrietà efficace del gesto, l’instancabilità, la sconfinata conoscenza del repertorio lirico e sinfonico. Ma nel nostro paese trovò una specie di muro. Pur avendo diretto esecuzioni memorabili, a Milano, a Catania, a Cagliari, a Napoli, i soprintendenti lo vedevano per lo più come un nemico. Alcuni consideravano una missione affidatagli da Dio stroncare la carriera di “quel vecchio rimbambito”, come mi disse uno di loro. A Liegi avrebbe dovuto dirigere nel 2021 una delle sue scoperte, l’edizione in italiano e modificata dell’ultimo capolavori di Donizetti, il Don Sebastiano. L’ha interpretata in tutto il mondo, mai in Italia. A Liegi ha avuto l’invito da parte di un altro esule, il soprintendente Stefano Mazzonis. Sono convinto che se non è arrivato a quella data sia anche per il crepacuore causatogli dall’odio in patria, che l’angosciava, che egli non riusciva a comprendere e che l’ha fiaccato» [Fatto].