ItaliaOggi, 2 novembre 2019
Violenze domestiche, 60 misure per impedirle
Perfino un brevetto contro la violenza compare tra le proposte presentate dalla commissione contro le violenze domestiche messa in piedi, in Francia, dal premier Edouard Philippe. Un fenomeno che Oltralpe tocca 200 mila donne. Gli undici gruppi di lavoro, formati da 20-30 persone fra rappresentanti di associazioni, dello Stato e dei servizi decentrati, riuniti sotto l’ombrello delle cosiddette Grenelle des violences conjugales guidate dal segretario di Stato per la legalità tra uomini e donne, Marlène Schiappa, hanno affrontato, ognuno, differenti tematiche: maltrattamenti in famiglia; accoglienza in commissariato e in gendarmeria; educazione e prevenzione; all’estero, sanità; handicap; mondo del lavoro; cooperazione fra i numeri di telefono 115 (ospitalità d’emergenza) e il 3919 (violenze sessite e sessuali); giustizia, violenze psicologiche e potere; violenze economiche. E dopo due mesi di lavoro hanno presentato il loro dossier che indica, tra l’altro, la necessità di intensificare la formazione dei professionisti della sanità, delle forze dell’ordine ma anche nei luoghi di lavoro e nella scuola, con l’attuazione, appunto, di un brevetto contro la violenza.Cambiamenti sono necessari anche nell’arsenale legislativo. Il gruppo di giustizia, formato da 71 membri, ha raccomandato di consentire ai medici e badanti di portare a conoscenza delle autorità, senza l’accordo delle vittime, gli episodi di violenza domestica in caso di pericolo e della possibilità che possano ripetersi. Per il momento, in Francia, il codice penale permette di seguire questa via soltanto in caso di vittime minorenni o incapaci per motivi fisici e psichici. Il dossier non prevede raccomandazioni da attuare nei confronti degli autori delle violenze. Il gruppo che si è occupato delle violenze economiche ha proposto di ridefinire la procedura e i criteri di indennizzo delle vittime, secondo quanto ha riportato Le Monde, in vista dell’annunciata riforma legislativa dell’autorità genitoriale.