Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  novembre 02 Sabato calendario

United Airlines assumerà 34 mila persone in tre anni

Sarà un’espansione a tutto tondo quella della compagnia aerea americana United Airlines (95 mila dipendenti) che ha annunciato l’assunzione di 34 mila persone entro il 2022. Il piano di sviluppo, lanciato nel 2018, pur penalizzato dal blocco dei Boeing 737 Max (14 nella flotta e 50 ordinati) mira anche a migliorare l’esperienza a bordo per i passeggeri (il letto piatto è la norma e entro il 2020 la nuova cabina business, Polaris, sarà disponibile sul 90% degli aeromobili). In programma, anche la riduzione delle emissioni. I mezzi ci sono: United ha archiviato il terzo trimestre 2019 con profitti netti aumentati del 23% fino a 1,02 miliardi di euro e ricavi per 11,38 miliardi (+3,4% sullo stesso periodo 2018). Nonostante le compagnie Usa abbiano ritrovato una florida salute economica negli ultimi anni continuano a portare le cicatrici delle ferite degli anni difficili che hanno attraversato dopo la crisi del 2008, a cominciare proprio da United Airlines che nella flotta di 800 velivoli conta 130 Boeing 757 e 767 vecchi di oltre vent’anni con alti consumi di carburante non in linea con la rivoluzione ecologica, ha detto a Le Monde, il presidente della compagnia, Scott Kirby.Da 2017 United, diretta da Oscar Munoz, ha aperto 117 nuovi collegamenti e non è stato che l’inizio dal momento che aspira a crescere sul mercato interno e internazionale. In Patria conta sette grandi hub nelle città più densamente popolate per conquistare la clientela d’affari che al 75% viaggia da un hub all’altro negli Stati Uniti. Punta anche alle destinazioni turistiche con l’aggiunta di 150 voli verso le stazioni sciistiche americane e il 16% dei voli supplementari verso la Florida. Uno sforzo che continuerà: United prevede la crescita dal 4% al 6% delle proprie capacità nella rete nazionale entro il 2020. Sono già state aggiunte 27 destinazioni e altre ne seguiranno soprattutto nel lungo raggio.