Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  novembre 04 Lunedì calendario

Biografia di Francesco Facchinetti (Dj Francesco)

Del dj è rimasto l’aspetto: braccia generosamente tatuate, tuta senza maniche da rapper americano indossata per gli appuntamenti di lavoro. Per il resto Francesco Facchinetti, in arte Dj Francesco, arrivato ai 39 anni, parla volentieri di obiettivi e strategie, ragiona e pianifica come un imprenditore. «È che mio padre è bergamasco e mia madre brianzola», scherza. «L’origine si fa sentire: sono cresciuto a Mariano Comense e in famiglia, tra i miei cugini, ho respirato, come si dice, orientamento al business».
Nella vita precedente ha portato al successo uno degli ultimi veri tormentoni musicali dell’estate, La canzone del capitano. Basta ricordarla e il ritornello torna subito in mente: «Porta in alto la mano / Segui il tuo capitano / Muovi a tempo il bacino / Sono il capitano uncino». Era il 2003, più di 15 anni fa. Nel frattempo, tra i mille mestieri che continua a fare, sembra averne scelto uno che gli viene bene: costruisce talenti, lavorando a cavallo del nuovo mondo digitale, tra social, musica e televisione.
LA RAGAZZA DI OSTIA
Della sua scuderia, gestita con il socio Niccolò Paolo Vecchiotti, fanno parte una serie di fenomeni nati prima sul web e poi approdati a una fama multimediale: Frank Matano, iPantellas, Tess Masazza, Francesco Sole. Nomi che non sempre dicono qualche cosa a chi ha una certa età, ma di cui ogni adolescente conosce vita, morte e miracoli. In tutto una trentina tra cantanti e «influencer», personaggi famosi per essere famosi, come gli aspiranti vip di una volta, che però rivolgendosi al proprio pubblico direttamente dalla Rete hanno la possibilità di fatturare e fondare un business in proprio.
Tra di loro c’è il fenomeno degli ultimi mesi, Giulia De Lellis, che Wikipedia, senza risparmiare sulle qualifiche, definisce «blogger, personaggio televisivo, modella, stilista, imprenditrice e attrice». 
A 20 anni, oggi ne ha 23, la De Lellis partecipa a Uomini e donne, il programma di Maria de Filippi che mette in scena il rito del corteggiamento. Fidanzata a un «tronista», Andrea Damante, viene da quest’ultimo tradita. Ma anche lo spiacevole inciampo sentimentale si trasforma in elemento di una trama narrativa offerta all’universo mondo. E la De Lellis, che gioca con simpatia la carta della semplice ragazza di Ostia, con scarsa propensione per la parola scritta, pubblica un libro con Mondadori dall’evocativo titolo: Le corna stanno bene su tutto – Ma io stavo meglio senza!. Il volume finisce in testa alle classifiche di vendita e facendo quattro conti si scopre che la giovane «influencer», tra sponsorizzazioni pubblicità e partecipazioni tv, ha incassato più o meno un milione di euro negli ultimi 12 mesi.
Dietro le quinte di tutto questo c’è appunto Facchinetti e la sua società, Newco Management, in crescita esponenziale negli ultimi anni e passata da un giro d’affari di 1,7 milioni nel 2015 fino ai 5,8 del 2018, con previsioni ancora migliori per l’anno in corso. 
Per il figlio di Roby Facchinetti, il tastierista dei Pooh, quella di manager è solo l’ultima maschera. La prima è quella di catechista, animatore dei gruppi di Gioventù studentesca, i «ragazzi» di Comunione e Liberazione, all’istituto Don Gnocchi di Carate Brianza. La sua carriera inizia quando, a 15 anni, si trova davanti a un problema: «Mio padre era sì dei Pooh, ma aveva il braccino e non voleva darmi i soldi per la moto. Così me li sono procurati da solo». Per riuscirci organizza (con annesso ruolo di animatore) feste per i suoi coetanei; dopo un po’ inizia a fare le prime esperienze da dj a Radio Cantù. 
TRA CECCHETTO E PAVAROTTI
Il passo successivo è l’incontro con Claudio Cecchetto. «Lui è il dio di chi fa il nostro mestiere», racconta Facchinetti. «Un talento mostruoso, il più grande di tutti, basta vedere tutti quelli che ha scoperto, da Jerry Scotti a Fiorello. Cecchetto mi ha quasi imposto le mani: ti chiamerai Dj Francesco. E un giorno, vedrai, ti troverai a fare il mio mestiere». 
La profezia pare essersi avverata. Prima però Dj Francesco fa di tutto: incide singoli e album (il primo è stato l’indimenticato Bella di padella, doppio disco di platino) duetta con Pavarotti, partecipa a Sanremo, conduce per quattro volte XFactor. Nel frattempo si fidanza con Aida Yespica e ha una figlia da Alessia Marcuzzi. Poi di figli ne fa altri due con l’attuale compagna, Wilma Helena Faissol, brasiliana.
«A un certo punto ho capito che non ero in grado di fare tutto quello che avrei voluto: mi sarebbe piaciuto riempire San Siro con i miei concerti, ma non era roba per me», racconta. «E allora ho deciso: qui aiutiamo chi ha talento a mostrarlo. Ho il vantaggio che so che cosa vuole dire essere artista e, anzi, sotto certi aspetti l’attività di oggi non è altro che lo sviluppo e la proiezione del mio egocentrismo di artista». 
Già prima, a dire la verità, Facchinetti si dà da fare nel mondo del business: acquista partecipazioni in un pugno di società e accumula un patrimonio di qualche decina di milioni. «Nel 2005 l’Agenzia delle entrate rese pubbliche le dichiarazioni dei redditi», racconta con qualche compiacimento. «Venne fuori che ero il ventenne più ricco della provincia di Monza e Brianza». Non ci sono però solo successi: «Ho fatto molti esperimenti e anche sbagliati. Mi offrirono una partecipazione in una catena di ristoranti giapponesi. Oggi vale 30 milioni, io non ci ho creduto, ho detto di no e perso un sacco di soldi».
POTERE AL POPOLO
Per quanto riguarda la Newco Management, la società che crea e gestisce i giovani performer, l’incontro decisivo è stato quello con Vecchiotti. I due si completano: Facchinetti viene dalla musica e dallo spettacolo, Vecchiotti, che oggi ha 43 anni, si è laureato alla Bocconi, poi ha lavorato a Buongiorno Vitaminic, uno dei primi operatori a studiare contenuti per la telefonia mobile. «Quando sono arrivato eravamo 40 in tutto, quando ho dato le dimissioni più o meno un migliaio». Nel 2011 si conoscono, mentre Vecchiotti lavora per una società che si occupava di «endorsement», in pratica metteva in contatto le aziende desiderosi di farsi pubblicità, con personaggi famosi in grado di sostenere on line il prodotto. Sono i primi passi di quelli che più tardi diventeranno influencer, ma internet non è ancora quello di oggi e non se ne fa nulla. La coppia, però, è ormai formata. 
«Il punto di partenza è il talento, e per scoprirlo io dieci minuti li do a tutti», dice Facchinetti. «Se riconosco quello che nel calcio si chiama top player è fatta». Il momento è favorevole al nuovo, spiega: «Prima c’era come un tappo sui giovani talenti, le grandi case di produzione andavano sul sicuro. Adesso lo streaming, realtà come Spotify hanno dato il potere al popolo, al pubblico. Il successo arriva dal basso, per questo negli ultimi anni è arrivato in classifica un numero spropositato di ragazzi italiani». 
Rispetto al passato, però, i percorsi artistici si sono un po’ complicati. «Ci occupiamo della parte autoriale, ma se si parla di talenti digitali, dobbiamo scoprire anche come svilupparli a livello commerciale. Come farli guadagnare? Puntare sulla strada delle esibizioni dal vivo, su un percorso da trend setter o da opinionista?». 
Oggi la De Lellis pubblica libri, la blogger di moda Tess Masazza esordisce a teatro con uno spettacolo da tutto esaurito. «Ce lo inventiamo», dice Facchinetti. «Questo è un mestiere dove ogni giorno si fa la rivoluzione».