il Giornale, 2 novembre 2019
Biografia di Aiello (cantante)
Lui lascia il segno. Da qualche tempo in radio o sulle piattaforme streaming si ascolta una voce fuori dal coro che porta con sé la modernità dei testi e anche una forza interpretativa ormai sempre più rara. Sarà che Antonio Aiello, in arte semplicemente Aiello, cosentino di 34 anni, ha fatto per molto tempo quella cosa che ultimamente sembra sparita, ossia la sacrosanta gavetta, fatta di sogni smisurati e porte chiuse, di promesse (non mantenute) e progetti (soltanto sperati).
«A 28 anni ho pensato di mollare e in quel momento ho smesso di voler diventare famoso», ha ricordato a Silvia Gianatti su Vanity Fair. Oppure il merito di tutte queste «vibrazioni positive», che si sentono nell’ambiente e si leggono sui social per Aiello, è semplicemente della qualità dei brani del suo disco Ex voto, che dice di aver composto tutto per terra perché «la mia casa è piccola e la pianola è sul pavimento» e che rimane lontano dai cliché ai quali quasi tutti i suoi colleghi si sono abbonati. C’è indie, c’è pop, c’è qualche venatura black ma è tutto filtrato dal suo talento e da una voce che nei toni acuti talvolta ricorda, si parva licet, quella di Lucio Battisti. Ad esempio Arsenico, il singolo che la scorsa estate ha girovagato per i principali network italiani, ha una costruzione cantautorale addirittura tradizionale che però risulta totalmente attuale. Non a caso, ha superato abbondantemente i sei milioni di streaming. Ed è questa probabilmente la chiave vincente di questo calabrese che a sedici anni scriveva già le prime canzoni e poi, dopo l’ennesima delusione alle selezioni del Festival di Sanremo, ha fatto le valigie ed è andato a vivere e suonare per sei mesi a Sydney in Australia. Era il 2011, un’era geologica fa. Oggi Aiello (che sarà dal vivo a Milano il 28 novembre e il 7 dicembre a Roma per poi partire in tour a marzo) è il nuovo fenomeno che con La mia ultima storia sta rinnovando il boom di Arsenico e magari al Festival di Sanremo potrebbe finalmente arrivarci presto. A dimostrazione che il talento non ha età. Basta semplicemente che ci sia.