Filippo Di Giacomo per “il Venerdì di Repubblica”, 2 novembre 2019
GIANLUIGI, CHE DICI? - DON FILIPPO DI GIACOMO STRONCA NUZZI: “SONO OTTO ANNI CHE DALLE CARTE TRAFUGATE DAL VATICANO QUALCUNO TENTA DI RICAVARE PANE, COMPANATICO E FAMA MEDIATICA. AVREBBE RESO MIGLIOR SERVIZIO ALLA VERITÀ APPRENDENDO ALMENO LA DIFFERENZA TRA STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO E SANTA SEDE…” -
La Santa Sede rischia il default? Impossibile. Recita il canone 1273: «Il Romano Pontefice, in forza del primato di governo, è il supremo amministratore ed economo di tutti i beni ecclesiastici». Ci insegna Socrate, tramite Platone: «È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s' illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza».
Sono otto anni che dalle carte trafugate dal Vaticano qualcuno tenta di ricavare pane, companatico e fama mediatica. Avrebbe reso miglior servizio alla verità apprendendo almeno la differenza tra Stato della Città del Vaticano e Santa Sede. La prima è un' entità giuridica sovrana e organizzata conformemente al diritto internazionale: batte moneta ed ha una banca "nazionale", l' Apsa.
La Santa Sede è una realtà interna alla Chiesa Cattolica, composta da organismi che aiutano il pontefice ad esercitare il ministero petrino su tutto l' orbe cattolico ed è retta dal diritto canonico. Lo Ior, psicosi ossessiva per alcuni giornalisti, è solo uno dei mezzi per amministrare risorse economiche che giungono alla Santa Sede. E il cosiddetto "obolo di San Pietro" è stato pensato per aiutare il Papa a difendere la libertà sua e della Chiesa.
Intanto nella Roma che celebrava un Sinodo Amazzonico destinato a cambiare la percezione che la Chiesa ha di sé e della storia, come cantava Ivano Fossati «un treno è passato con un carico di frutti. Eravamo alla stazione, sì ma dormivamo tutti».
Quattro settimane storiche di un mese missionario definito "straordinario", sono state ritmate da un susseguirsi di notizie "bomba": l' inchiesta su cinque dipendenti vaticani, la nomina dell' ex procuratore Pignatone a presidente del tribunale vaticano, le dimissioni del comandante Giani, il lancio del libro di Gianluigi Nuzzi. Quando si dice il tempismo.