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 2019  novembre 02 Sabato calendario

Professione naso

La sua più recente creazione si chiama Rose & Cuir. Ispirata ai venti che attraversano il sud della Francia, è l’ ultima fragranza artistica firmata da Jean-Claude Ellena per Editions de Parfums Frédéric Malle. 
Classe 1947, originario di Grasse (e di dove sennò?) Ellena è un’autorità in materia di olfatto. Nei suoi 43 anni di carriera ha creato capolavori che sono pietre miliari della profumeria: Bulgari Eau de Thé Vert (1993) è stata la prima grande opera del Minimalismo; L’Eau d’Hiver (2003), uno dei simboli dell’Espressionismo astratto.
Monsier Ellena partiamo da «First», la sua prima creazione commissionata da Van Cleef &Arpels...
«Si, è stato la prima che ho realizzato, avevo 28 anni. E fu davvero complicato, la sua formula era complessa, circa 160 le materie prime che vennero impiegate. In seguito però ho lavorato con meno ingredienti, volevo dimostrare che il profumo è un’arte e che con poche cose si può esprimere molto».
Arte che si avverte nella semplificazione?
«Proprio così. Come è accaduto per la cucina, dove ci sono troppe salse se ne tolgono via un po’, così ho fatto io».
Fino a creare un profumo all’aroma di té senza però usarlo.
«Nell’Eau Parfumée au Thé Vert di Bulgari non c’è neanche l’ombra del té. L’illusione funziona meglio, la seduzione è anche questo. E’ un’idea, un concetto». 
Possiamo chiamarla l’irriducibile menzogna dell’arte?
«Non esistono materiali "naturali", sono tutti creati da noi, e il lavoro e la tecnica impiegata per realizzarli sono immensi, talvolta ai limiti delle nostre possibilità»
Che cosa ci dice del «Bois Farine» del 2003?
«Potremmo definirla un’opera di Realismo concettuale. Bois Farine significa "legno, farina" ed è una rappresentazione letteraria di un odore che non esiste. Si ispira ad un fiore che cresce solo sull’isola di Reunion ed odora di farina. L’ho scoperto visitando un giardino botanico, spazi perché ti danno idee, senti cose nuove. Quando da Artisan Parfumeur mi é stato chiesto un profumo ispirato a un viaggio mi é venuto in mente subito questo fiore, così ho comprato della farina e ho iniziato a comporre la formula».
Lei per 14 anni consecutivi, dal 2004, è stato il profumiere esclusivo di Hermès...
«Dove ho avuto tutto il tempo per riflettere e creare. Nell’industria si chiede al profumiere di inventarne circa 200 all’anno, a me ne venivano chiesti tre. Io lavoro in anticipo sui miei progetti e su alcuni mi è concesso il lusso di lavorarci per anni interi, anche dieci» .