Corriere della Sera, 2 novembre 2019
Trump cambia residenza in Florida
Donald Trump ha deciso di spostare la sua residenza ufficiale dalla Trump Tower sulla Fifth Avenue al club Mar-a-Lago a Palm Beach in Florida. Lo fa per pagare meno tasse? Il presidente ha anticipato ed eluso la domanda con un tweet: «Amo New York e i suoi abitanti e sarà sempre così; ma i loro leader mi hanno trattato molto male, nonostante i milioni di dollari che ho versato ogni anno in imposte cittadine, locali e statali». Andrew Cuomo, che dello Stato di New York è il governatore ha esclamato: «Che liberazione! Tanto non sembra che qui abbia pagato le tasse. Florida, è tutto vostro». Il New York Times, dopo aver dato la notizia, ha fatto due conti, interpellando avvocati e commercialisti. In Florida i contribuenti non devono versare nulla alle casse dello Stato: uno dei pochi casi nell’Unione. Solo questo particolare vale un risparmio di circa il 13%.
In realtà non si possono fare calcoli precisi, perché Trump si rifiuta di rendere pubbliche le sue dichiarazioni dei redditi, alimentando i sospetti non solo di Cuomo, ma anche del procuratore del distretto di Manhattan, Cyrus Vance, che gli ha intimato, per ora senza esito, di consegnare la documentazione tributaria.
Trump aggiunge: «Odio fare questa scelta: New York avrà sempre un posto speciale nel mio cuore». Piaccia o no, la storia di Trump è un pezzo della storia della Grande Mela. «The Donald» è nato nel Queens il 14 giugno 1946. Da giovane, una volta scansata la leva militare per il Vietnam, passava ore nell’ufficio del padre Fred, ricco e ruspante palazzinaro, sognando come guadare l’East River e approdare finalmente a Manhattan.
Ci riesce nel 1971 e nel 1979 comincia a costruire la Trump Tower, buttando giù una palazzina Art déco e domando i muratori polacchi che chiedevano paghe più sostanziose, grazie all’aiuto di mediatori e sindacalisti considerati in rapporti sospetti con le famiglie mafiose dei Gambino e dei Genovese. All’epoca la sua futura residenza fu definita «un dente d’oro in una dentatura perfetta».
Ma da quel momento in poi la vita di Trump si è radicata a Manhattan. Lo sport, la televisione (lo show The apprentice), i night club. Anche l’avventura politica del tycoon è cominciata in quella torre con il suo nome in caratteri cubitali: 16 giugno 2015, scende dalla scala mobile nell’atrio marmorizzato con Melania e annuncia la sua candidatura alla Casa Bianca.
Tutto finito? Si fa fatica a crederlo. Per il momento Donald Trump è alla Casa Bianca per il Paese e nella sua residenza invernale di Mar-a-Lago per il fisco.
Anche Melania ha spostato il suo indirizzo nel resort di Palm Beach, anche se sembra passi sempre più tempo in una casa del Maryland, con i genitori e il figlio Barron.