ItaliaOggi, 1 novembre 2019
Strage di ostriche in Giappone, è a rischio l’industria delle perle
Le perle Akoya del Giappone sono tra le perle coltivate più apprezzate al mondo, piacciono per la loro forma perfettamente sferica, e poi per colore e dimensioni. Ma l’industria perlicola giapponese sta tremando dopo l’improvvisa e misteriosa morte di oltre 20 milioni di ostriche a Ehime, prefettura situata nella parte meridionale dell’arcipelago giapponese. Senza questi molluschi la produzione di perle per i prossimi anni è a rischio.Il processo di formazione delle perle, anche per le ostriche allevate, è abbastanza lungo: servono dai tre ai quattro anni perché il mollusco, depositando strati di madreperla, riesca a ricavare il prezioso oggetto bramato dalle donne di mezzo mondo.
I produttori, come ha spiegato The Japan Times, stanno cercando di limitare i danni ma è difficile affrontare il problema perché la causa di questa morìa non è ancora chiara. A fine luglio le aziende di Ehime hanno notato che qualche cosa non andava negli allevamenti, tanto che a fine settembre si è arrivati a censire circa 11 milioni di giovani molluschi, il 70% in meno rispetto a un anno medio. Un decesso di massa di queste proporzioni è piuttosto raro: Takeshi Miura, professore alla facoltà di agraria dell’università Ehime, ha ricordato che nel 1996 era successo qualche cosa di analogo. La causa della morte, come detto, non è chiara, ma l’esperto accende i fari sui possibili fattori che hanno portato al decesso delle ostriche. «Ci sono diversi aspetti che possono aver favorito la morte dei molluschi», ha detto il docente, «come un’alimentazione insufficiente e un ambiente sovraffollato».
La produzione di perle coltivate nel mare giapponese subirà una contrazione di svariati milioni di euro, accentuando un trend già in calo: nella prefetture di Ehime quest’anno si venderanno perle per 5,2 miliardi di yen (circa 43 milioni di euro), in diminuzione del 15% rispetto all’anno scorso, mentre nel 2020 le stime parlano di circa 4 miliardi di yen (33 milioni di euro). Nel 2021, quando le ostriche morte nei mese scorsi avrebbero dovuto alimentare il mercato di perle, la produzione dovrebbe diminuire ancora.
Le cooperative della zona, come spiega la stampa giapponese, si stanno affrettando per fornire agli allevatori milioni di giovani molluschi, per cercare di tamponare nel più breve tempo possibile il futuro ammanco di perle. Al Japan Times, Hiroyasu Takebe, che guida la cooperativa per la pesca Shimonada di Uwajima, ha detto che «molti dei nostri allevatori di ostriche sono anziani e potrebbero avere difficoltà a riprendere la produzione in tempi veloci».