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 2019  ottobre 31 Giovedì calendario

“SIAMO PRONTI A ENTRARE IN ALITALIA” - LUFTHANSA, CON UNA LETTERA A GOVERNO E FERROVIE, SI DICE PRONTA A INVESTIRE 150 MILIONI PER PARTECIPARE ALLA NUOVA COMPAGNIA - I TEDESCHI GARANTIREBBERO NUOVE ROTTE, UNA FLOTTA DI 98 AEREI OLTRE A MAGGIORI RICAVI SUI VOLI DI LUNGO RAGGIO, QUELLI CHE TRADIZIONALMENTE PORTANO I MAGGIORI UTILI - - - PREVISTI MENO ESUBERI… -

Il ministero dello Sviluppo e le Ferrovie dello Stato hanno ricevuto ieri una lettera di Lufthansa che riapre i giochi sulla compagnia di bandiera. La compagnia tedesca avrebbe aperto ad una partecipazione attiva nella Nuova Alitalia e sarebbe disposta a mettere sul piatto una cifra superiore ai 100 milioni di euro di Delta.

L'offerta (non citata nella missiva) dovrebbe aggirarsi attorno ai 150 milioni di euro. L'ammontare dell'impegno da parte dei tedeschi sarebbe emerso nel corso del negoziato segreto che si è tenuto nei giorni scorsi e che si è concluso ieri mattina con un vertice a Milano tra i dirigenti di Fs, quelli di Atlantia e il capo delegazione e membro del cda Lufthansa, Harry Hohmeister.

La compagnia tedesca avrebbe dunque rotto gli indugi e sarebbe pronta a far parte del consorzio che punta al salvataggio di Alitalia. Accanto al "vil denaro" che servirà a far partire la nuova società (la cui valorizzazione complessiva iniziale sarà di un miliardo) Lufthansa è pronta a garantire nuove rotte, una flotta di 98 aerei oltre a maggiori ricavi sui voli di lungo raggio, quelli che tradizionalmente portano i maggiori utili alle compagnie aeree.

Questo il piano di Lufthansa: accanto ai 150 milioni promessi, nel giro di tre anni i tedeschi puntano ad ottenere progressivamente una presenza tra il 51% e il 70% della compagnia. A patto che il governo italiano (e quindi il ministero dell' Economia) siano disposti a uscire dalla partita diluendo la propria partecipazione. In questo caso Atlantia, potrebbe restare in sella come socio unico italiano col 30%.

Anche se, a questo riguardo, non sono emerse chiusure nei riguardi di Ferrovie. Che qualcosa si stia muovendo lo confermano anche le insistenti voci di incontri tra emissari venuti dalla Germania e vertici del sindacato italiano. Secondo alcune fonti si sarebbe parlato di garanzie occupazionali, di esuberi e di esternalizzazioni, ovvero di cessione di alcune attività, oggi in capo ad Alitalia, ad altre società. Alitalia, secondo il progetto, si trasformerebbe nella compagnia di riferimento nel network tedesco per i collegamenti verso Africa e America del Sud, verso gli Usa e Asia.

In particolare i voli di lungo raggio entrerebbero in una rete ben oliata come quella di Star Alliance, la più grande alleanza mondiale tra linee aeree guidata da Lufthansa. Alitalia, per questo, si troverebbe in ottima compagnia: in Star Alliance sono presenti alleati di peso come i cinesi di Air China e gli americani di United.

Questo rilancio - se confermato dal cda di Lufthansa previsto la prossima settimana - potrebbe mettere definitivamente fuori dai giochi Delta, rimasta arroccata su una partnership edulcorata: negli ultimi cento giorni di colloqui, il gruppo Usa ha trattato la questione con Fs e Atlantia senza mai spostare l'asticella dai 100 milioni di euro di impegno diretto nella Nuova Alitalia. L'offerta darebbe quindi una svolta inattesa al salvataggio e, se approvata dal consiglio di amministrazione di Lufthansa, porterebbe verso nuovi tempi supplementari per le offerte, a circa tre settimane dal 21 novembre, termine ultimo per recapitare un impegno vincolante.