ItaliaOggi, 31 ottobre 2019
Diritto & Rovescio
Il card. Pietro Parolin è il segretario di Stato del Papa. In termini laici, è il presidente del consiglio o, se si vuole, il vicepontefice. Il cardinale Giovanni Angelo Becciu era sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato: in termini laici, è il vicepresidente vicario del Consiglio o, forzando il paragone, il vice vicepontefice. Diversità di posizioni, di vedute, di prospettive nella S. Sede si sono sempre registrate: mai, però, si era giunti ai pesci in faccia come capitato con Parolin, il quale ha pubblicamente bollato come «operazione opaca» gli interventi finanziari a suo tempo promossi da Becciu. Questi ha preso cappello e si è rivolto, a un’agenzia di stampa, respingendo «in modo fermo e sdegno accuse infanganti». A infangarlo, dunque, era Parolin, redarguito per averlo «dipinto come uno che ha giocato e manomesso i soldi dei poveri». Nessuno si sarebbe aspettato che per l’acquisto di un immobile a Londra si affrontassero due principi della Chiesa, ai vertici del collegio cardinalizio, i più vicini al Papa. Finora, al massimo, c’erano vertenze subito silenziate fra un parroco arraffone e il superiore vescovo. Adesso è saltato il coperchio. Ad ogni livello.