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 2019  ottobre 29 Martedì calendario

L’universo a 43 dimensioni svelato da Zichichi

Non ha precedenti nella Storia del Pensiero di tutte le Epoche e Civiltà ciò di cui siamo oggi testimoni. E infatti tutte le grandi scoperte scientifiche sono sempre venute fuori senza che qualcuno le avesse saputo prevedere. Oggi siamo invece con in mano la previsione che deve esistere il Supermondo. Il suo fascino sta nelle 43 dimensioni, undici di natura bosonica e trentadue di natura fermionica, come abbiamo già scritto su queste colonne. C’è chi ne parla come se il Supermondo fosse oltre le più lontane di tutte le costellazioni che fanno parte dell’Universo. Sono persone che parlano di Scienza senza avere mai scoperto né inventato alcunché. Come diceva Fermi, queste persone parlano di scienza per «sentito dire». Coloro che hanno fatto almeno una scoperta o un’invenzione sanno che il Supermondo sta dentro di noi: nell’Universo che esiste dentro le strutture submicroscopiche della materia: al di sotto del decimo di millesimo di miliardesimo di centimetro. Questa piccolissima quantità di Spazio corrisponde al raggio dei protoni e dei neutroni che a miliardi di miliardi fanno la materia di qualsiasi cosa a noi familiare, come l’aria che respiriamo o la materia del nostro corpo.
Il Supermondo non può avere nulla a che fare con le nostre unità di misura: centimetro, grammo, secondo (lo stesso varrebbe se scegliessimo metro, chilogrammo, secondo e qualunque altra unità a noi legata). Il Supermondo non può dipendere da come batte il nostro cuore; sessanta volte in un minuto, né dalle unità di lunghezza e di massa a noi familiari. E no! Le unità di misura fondamentali del Supermondo debbono avere le loro radici nelle tre quantità per le quali è come se il Tempo non esistesse. Queste tre quantità non invecchiano mai: sono sempre le stesse.
Esistono cose del genere? Si, esistono e sono tre, la velocità della luce, la Costante di Planck e la Costante di Newton.
La Costante di Newton è la carica gravitazionale, che fa cadere le pietre dall’alto verso il basso, che ci tiene legati alla sorgente di luce e calore, il nostro Sole, che tiene il Sole legato alle Stelle della nostra Galassia e le Galassie a formare l’Universo.
La Costante di Planck ci fa capire che il continuo è una pura illusione ottica: siamo fatti di pezzettini. Il più piccolo pezzettino di Azione (Energia moltiplicata per Tempo equivale a una spintarella) non può essere più piccolo della Costante di Planck.
La velocità della luce (un miliardo di chilometri l’ora) è una velocità assoluta. Due volte, tre volte, tante tante volte la velocità della luce fanno tutte la stessa cosa: ancora una e una sola volta la velocità della luce.
Se prendiamo queste tre quantità come unità fondamentali il risultato nessuno l’avrebbe saputo immaginare. Per le distanze l’unità fondamentale diventa un milionesimo di miliardesimo di miliardesimo di miliardesimo di centimetro. Per il Tempo siamo a 45 miliardesimi di miliardesimi di miliardesimi di miliardesimi di miliardesimi di secondo. Per l’Energia viene fuori la massima alla quale possiamo pensare di potere arrivare non domani o nel futuro a noi vicino ma nel futuro a noi lontano quando i nostri posteri sapranno costruire potenti macchine acceleratrici subnucleari in grado di realizzare un’energia pari a 1019 GeV, dieci miliardi di miliardi di GeV (un GeV è un miliardo di ElettronVolt).
È affascinante scoprire che l’unità di Tempo è di 45 miliardesimi di miliardesimi di miliardesimi di miliardesimi di miliardesimi del nostro secondo.
Se il nostro cuore potesse funzionare battendo 45 per 1045 volte in uno dei nostri secondi ciò che per noi è un secondo corrisponderebbe a qualcosa come 45 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi dei nostri anni di vita nel Supermondo.
Il Supermondo si trova nelle strutture submicroscopiche di tutto ciò che esiste al di sotto non solo del raggio di un protone ma dei milionesimi di miliardesimi di miliardesimi di miliardesimi di centimetro. Il mondo in cui viviamo (e del quale siamo una parte) si trova nelle strutture «espanse» dello Spazio-Tempo. Possiamo godere e vivere avendo a nostra disposizione enormi quantità di Spazio ed enormi quantità di Tempo, grazie al fatto che lo Spazio-Tempo si è enormemente espanso. Ma se così non fosse stato noi non potremmo avere a nostra disposizione le enormi quantità di Spazio-Tempo nelle quali viviamo. Il Supermondo non possiamo immaginarlo, essendo il nostro cervello fatto di Spazio-Tempo con appena quattro dimensioni. Del Supermondo possiamo usare la matematica che lo descrive. E che descrive anche i fenomeni virtuali prodotti dal Supermondo. Usando questa matematica scopriamo che essa è necessaria affinché le quattro Forze Fondamentali possano avere la stessa origine. L’origine comune a tutto ciò che esiste fu il sogno che in tutte le Epoche e Civiltà ha appassionato la forma di materia vivente alla quale apparteniamo.
Questo sogno è oggi realtà.