Il Sole 24 Ore, 29 ottobre 2019
As Roma, ok all’aumento di capitale
L’As Roma va verso l’aumento di capitale per ricostituire il patrimonio consolidato eroso dalle perdite, mentre i conti della Ss Lazio virano in perdita per -13,16 milioni di euro a livello consolidato. Ecco i conti delle due metà del calcio capitolino.
Sul piano sportivo in questa stagione per ora c’è un sostanziale equilibrio. Dopo nove partite di campionato le due squadre sono separate in classifica da un punto. La Magica è quinta, la Lazio sesta con il Cagliari. Entrambe le squadre disputano la Europa League.
Nei conti sembra in vantaggio la Lazio del parsimonioso Claudio Lotito, che però non ha motivo di festeggiare a causa dello scivolone in rosso del consolidato al 30 giugno 2019. I ricavi del bilancio consolidato biancoceleste, già approvato dal consiglio di sorveglianza, sono diminuiti del 2,15% da 124,22 a 121,56 milioni, nella riclassificazione fatta dalla stessa società, che esclude le plusvalenze da cessione calciatori.
I costi per il personale sono aumentati da 79,84 a 85,23 milioni (+6,75%), gli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori sono aumentati da 21,72 a 30,27 milioni (+39,38%). Le plusvalenze da cessione definitiva di giocatori sono diminuite da 63,72 a 25,96 milioni. L’operazione più rilevante è stata la vendita di Anderson al West Ham per 31 milioni, con plusvalenza di 23,12 milioni. L’effetto combinato dell’aumento dei costi superiore ai ricavi e della riduzione delle plusvalenze ha determinato la perdita netta di -13,16 milioni rispetto all’utile netto di 36,26 milioni della stagione precedente.
Il patrimonio netto consolidato è positivo per 42,89 milioni. I debiti, al netto dell’esposizione finanziaria, dei risconti passivi, dei fondi e delle imposte differite passive, sono pari a 126,17 milioni. I debiti finanziari netti sono aumentati di 9,28 milioni a 55,61 milioni.
L’assemblea degli azionisti dell’As Roma ieri ha approvato il bilancio e la proposta di aumento del capitale sociale per un massimo di 150 milioni. L’assemblea ha fissato al 31 dicembre 2020 il «termine ultimo» per dare esecuzione all’aumento «che ove non integralmente sottoscritto – dice la società in una nota – si intenderà limitato all’importo risultante dalle sottoscrizioni effettuate entro tale termine».
L’esborso previsto per la ricapitalizzazione riguarda soprattutto la As Roma Spv llc, la società con sede nel Delaware costituita da James Pallotta e dagli altri soci americani che controlla l’86,577% del capitale della società (il 3,293% direttamente, l’83,284% attraverso la società italiana interamente posseduta Neep Roma Holding Spa).
Il bilancio consolidato dell’As Roma al 30 giugno 2019, approvato dall’assemblea, si è chiuso con una perdita netta di -24,3 milioni (-25,5 milioni l’anno precedente) su ricavi operativi (escluse le plusvalenze) di 232,75 milioni. L’anno precedente i ricavi avevano raggiunto il record di 250,87 milioni. Le plusvalenze nette da cessione calciatori sono aumentate da 54 a 128,8 milioni.
Il patrimonio netto consolidato della Roma è negativo da alcuni anni, al 30 giugno scorso era diminuito a -127,45 milioni, rispetto a -105,42 milioni del giugno 2018. Secondo la relazione degli amministratori i debiti finanziari netti hanno raggiunto i 220,6 milioni, mentre per il revisore Deloitte i debiti finanziari netti sono più alti, pari a 237,4 milioni. La Roma ha calcolato i debiti nettandoli con i crediti finanziari a medio-lungo termine, diversamente dalla «raccomandazione» dell’autorità europea Esma. Questo spiega la differenza tra le due cifre.