Libero, 27 ottobre 2019
Germania, sepolti con il cane
Finalmente una bella notizia da Amburgo: gli animali domestici potranno riposare in pace accanto ai loro padroni. La decisione del Comune anseatico è arrivata mercoledì sera, secondo quanto riferisce la Welt. Un provvedimento firmato dopo mesi di discussioni per rispondere alle richieste di chi desidera dare una sepoltura o un’urna cineraria al proprio cane o gatto, spesso amato come un figlio. «Molti oggi hanno un rapporto emotivo strettissimo con i loro amici a quattro zampe, i quali appartengono di fatto alla famiglia», ha ricordato Ulrike Sprar, rappresentante dei Verdi al termine del Consiglio comunale. Viene naturale che dopo averli amati in vita, aver condiviso le serate sul divano davanti alla tv, le passeggiate al parco o le giornate fredde e piovose sotto il plaid, si ha il desiderio di averli vicino anche dopo la morte. Ma è anche un modo «per ricordarli, poterli andare a trovare e portargli un pensiero al cimitero», aggiunge la Sprar. Provvedimenti analoghi sono stati presi anche in altre località tedesche, come per esempio a Jena, città extracircondariale della Turingia. Ma a livello nazionale non c’è una legge che regoli la tumulazione insieme agli animali. In tutti e 16 gli Stati federati della Germania c’è l’obbligo di sepoltura per gli uomini, ma non per le bestiole.
CREMATI Tuttavia i resti degli animali domestici possono essere cremati e tenuti in casa, anche se in tutto il paese non mancano cimiteri appositi che offrano la possibilità di sotterrarli, ovviamente separati dai padroni. Ci piace questa iniziativa di Amburgo, la stessa città che qualche giorno fa è finita su tutte le cronache per lo scandaloso laboratorio lager (per ora chiuso e posto sotto indagine) che sottoponeva le scimmie utilizzate come cavie a trattamenti «barbarici». Un filmato, ripreso sotto copertura, nel Laboratorio di Farmacologia e Tossicologia (LPT), pubblicato dall’associazione Cruelty Free International, mostra scimmie legate in imbracature metalliche, cani e gatti sanguinanti, lasciati morire abbandonati a se stessi. Si vedono esseri umani che prendono al collo gli animali con le pinze di metallo, scimmie bloccate per tutta la durata dei test o sbattute contro l’angolo di una porta con una ferocia inaudita. Immagini che non avremmo mai voluto vedere.
LABORATORI LAGER
Le investigazioni svelano che la vivisezione è una realtà in Germana, così come gli abusi sugli animali. Friedrich Mullen della Soko Tierschutz ha raccontato: «Le povere bestiole stavano ancora agitando la coda mentre venivano prese per essere uccise, e i cagnolini erano alla disperata ricerca di un contatto umano», continua, «ma il trattamento peggiore è toccato alle scimmie». Alla sperimentazione, già di per sé invasiva e dolorosa, si aggiunge la mancanza di tutela e di umanità verso le vittime di una falsa scienza, che continua a usare un modello – quello animale – che risale all’Ottocento basandosi su una vaga somiglianza genetica. E non tiene in considerazione le gravi conseguenze scientifiche legate all’alto numero di fallimenti e alle ovvie implicazioni etiche. Alcuni studiosi continuano a difendersi in nome della ricerca rassicurando il mondo che tutto avviene nel rispetto degli animali che – giurano – vengono trattati bene. Ma le poche volte che qualcuno riesce a entrare nei laboratori si trova di fronte una verità ben diversa. Anzi: agghiacciante. Anche in Italia, sostengono che stanno bene e nessuno li maltratta i macachi coinvolti nella sperimentazione al cervello, autorizzata all’Università di Torino. Ma se il benessere degli animali viene salvaguardato perché vietano alle telecamere di entrare in tutte le stanze? Le recenti immagini mostrate – con solo due esemplari – dai ricercatori stessi non ci fanno dormire sonni tranquilli. Tra l’altro ieri e oggi la Lav manifesta in 300 piazze italiane per far sì che il divieto di sperimentare sugli animali le sostanze d’abuso entri finalmente in vigore a partire dal primo gennaio 2020, come previsto per Legge. Abbiamo il diritto di sapere cosa viene finanziato con i nostri soldi e come mai gli animali poi vengono fotografati, come ad Amburgo con le viti nel cranio e la testa bloccata. Bene alla sepoltura con i propri “cari”. Ma sulla ricerca siamo lontani.