ItaliaOggi, 24 ottobre 2019
Adesso la Ragusa-Catania può diventare realtà
L’accordo con Anas tra le mani. Con data e firma. «Abbiamo sbloccato un’altra opera fondamentale di interesse nazionale: la Ragusa-Catania». Era lo scorso luglio quando l’allora ministro delle Infrastrutture, il grillino Danilo Toninelli, aveva mostrato in diretta Facebook l’intesa raggiunta tra Anas e il concessionario uscente, Sarc, per la realizzazione dell’arteria che «i siciliani aspettano da più di 30 anni». Le perplessità espresse dal ministero dell’Economia, e successivamente il ribaltone al governo, avevano però sospeso l’iter dei lavori. Sino allo scorso lunedì. Quando un altro pentastellato alle Infrastrutture, il viceministro siciliano Giancarlo Cancelleri, ha annunciato il via libera definitivo all’autostrada Ragusa-Catania.«La Ragusa-Catania si realizzerà e sarà pubblica, a pedaggio zero, mettendola all’interno dello Sblocca cantieri e nominando un commissario», ha spiegato Cancelleri durante un incontro a Palazzo degli Elefanti, sede del Comune di Catania. «Questo permetterà di abbattere i tempi, facendoli diventare ragionevoli rispetto a quelli ordinari, stimando in qualche anno la posa della prima pietra».
Cancelleri non ha fissato scadenze precise per «non voler annunciare date che poi potrebbero essere smentite». Ma il progetto, ormai, è ben definito. L’opera verrà realizzata in otto lotti affidati a imprese diverse. Il valore complessivo dell’infrastruttura è di circa 800 milioni di euro. La Regione Sicilia, da cinque anni, ha stanziato 217 milioni. L’Anas è pronta a fare la sua parte con 150 milioni. In totale, dunque, il pubblico ha a disposizione 367 milioni. Ne restano da trovare circa 500.
«Dal Cipe mi hanno assicurato che ci daranno le risorse che servono in aggiunta all’attuale contratto di programma», ha affermato l’amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, presente al vertice di Catania insieme col sindaco del capoluogo etneo, Salvo Pogliese, in quota Fratelli d’Italia, e col primo cittadino di Ragusa, Giuseppe Cassì, indipendente di centrodestra.
«L’opera», ha aggiunto Cancelleri, «è già interamente finanziata. E avere otto lotti significa che sono otto i cantieri che lavorano contemporaneamente per realizzare prima la struttura da consegnare ai cittadini. Questo è il miglior modo: oggi facciamo i conti con grandi crisi aziendali e affidare l’opera a una sola impresa con un unico lotto potrebbe diventare pericoloso. Credo che questo approccio da parte di Anas sia migliore».
La Ragusa-Catania, sin dai tempi dell’esecutivo Lega-M5s, è una priorità anche per il premier Giuseppe Conte. Lo stesso Cancelleri ha rivelato di «aver ricevuto una telefonata dal premier» che ha invitato il Mit a rispettare l’impegno preso dal capo del governo davanti ai sindaci.
Una data, comunque, c’è. «Ci aggiorneremo dopo il 30 ottobre, quando ci sarà la riunione del Dipe, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica», ha detto ancora Cancelleri al quotidiano La Sicilia. «Faremo il prossimo incontro direttamente a Ragusa, nell’altra città capoluogo che ospiterà la parte finale della strada, dove esamineremo in dettaglio tutte le circostanze dell’opera che dev’essere realizzata».