Anteprima, 24 ottobre 2019
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Biografia di Rolando Panerai
Rolando Panerai (1924-2019). Baritono. Esordio al Teatro Comunale di Firenze nel 1946 con Lucia di Lamermoor, ha interpretato un repertorio molto vasto, da Mozart ai contemporanei. Ha cantato con i più grandi interpreti della seconda metà del Novecento e sotto la direzione di Karajan, de Sabata, Giulini, eccetera. «Una lunga carriera decollata anche grazie alla tv. Nel 1954 la neonata Rai mi chiamò per il Barbiere diretto da Giulini: era la prima volta al mondo che si faceva un’opera in tv. […] Eravamo a Milano, in corso Sempione, io ero Figaro e il mio contratto era di poco più di 200 mila lire: una scrittura che molti miei colleghi rifiutarono, ma che a me servì per farmi conoscere». Nel 2004 diede l’addio alla lirica, salvo poi ripensarci: «I teatri continuano a chiamarmi; e, siccome la voce regge, non riesco a dir di no», spiegò. Negli ultimi anni si era dedicato soprattutto alla regia, legandosi in particolare al Teatro Carlo Felice di Genova, per il quale aveva diretto Il campanello dello speziale, Gianni Schicchi (interpretandovi anche il ruolo del protagonista in tre occasioni, a 87 anni compiuti) e Rigoletto, quest’ultimo sia nel 2013 sia nel 2017, a 93 anni. «Qual è il segreto di Panerai, di una voce intatta che i teatri ancora si contendono? “Bisogna sapersi scegliere i genitori, come diceva Prezzolini, che visse fino a cent’anni. E, se mi si chiede ‘Non vorrà mica cantare fino a quell’età?’, rispondo come Pio IX: ‘Non mettiamo limiti alla divina Provvidenza’”» (a Gregorio Moppi).