La Stampa, 24 ottobre 2019
Domande e risposte su Russiagate/Conte/Copasir
1Perché il Copasir ha chiesto al premier Giuseppe Conte informazioni sui due incontri tra il procuratore generale americano William Barr e la nostra intelligence?
Perché non è ammissibile che un politico di uno Stato straniero si confronti direttamente con i nostri servizi segreti.
l2Come ha dunque giustificato Conte gli incontri?
Ha riferito che Barr è intervenuto in qualità di responsabile del controspionaggio e dell’Fbi, uno dei 16 comparti dell’intelligence americana. Barr è Attorney general, proprio perché ricopre vari ruoli. Ed è in qualità di "collega", quindi, che ha incontrato i vertici dei nostri servizi, il 15 agosto ed il 27 settembre, esclusivamente nella sede del Dis, a Piazza Dante. Secondo Conte, se avesse rifiutato la discussione al tavolo comune, avrebbe recato un danno alla nostra intelligence, oltre a produrre una grave slealtà nei confronti di un alleato storico.
l3Perché Barr ha parlato con la nostra intelligence?
Per fare chiarezza sul Russiagate. Ovvero per avere notizie su Joseph Mifsud, il professore maltese, presunta spia che avrebbe veicolato le mail hackerate a Hillary Clinton. Mifsud risulta infatti anche collaboratore della Link Campus University che, con sede a Roma, è un punto di riferimento del M5S.
l4Ma Conte ha mai parlato direttamente con Barr?
No, il presidente del Consiglio nega di aver mai colloquiato con lui o con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, né per telefono né per iscritto. E precisa che il tweet di Trump a suo favore non è affatto collegato al caso Barr.
l5La nostra intelligence che cosa ha riferito a Barr?
Ha precisato di non avere informazioni e ha rassicurato gli Usa sulla nostra lealtà. In particolare, nell’incontro del 27 settembre, è stato chiarito che, alla luce delle verifiche fatte, la nostra intelligence è estranea al Russiagate.
l6La richiesta degli incontri da parte di Barr è avvenuta ad agosto durante la crisi di governo?
No, è pervenuta a giugno attraverso ordinari canali diplomatici. Ovvero attraverso l’ambasciata italiana a Washington, guidata dal marzo del 2016 dall’ambasciatore Armando Varricchio, ex consigliere diplomatico di Renzi a Palazzo Chigi.
l7Perché Conte non ha raccontato ad altri politici o ministri dei confronti tra Barr e la nostra intelligence?
Perché il premier non può dividere la responsabilità della sicurezza con ministri o leader, se l’avesse condivisa con persone non legittimate avrebbe violato la legge.
l8E perché, dopo l’audizione del Copasir, Giuseppe Conte ha organizzato una conferenza stampa?
Perché ha sentito il dovere anche di fronte ai cittadini e all’opinione pubblica di riferire alcuni elementi di questa vicenda, anche perché - ha spiegato - ha suscitato un tale clamore mediatico che ne sono nate una serie di ricostruzioni fantasiose che rischiano di gettare ombra anche sull’operato istituzionale.
l9Perchè Barr è venuto a Roma?
La missione del ministro della Giustizia statunitense si inquadra nel tentativo dell’attuale amministrazione Usa di ribaltare gli esiti dell’inchiesta Mueller sugli aiuti russi alla campagna elettorale di Trump. La Casa Bianca vorrebbe dimostrare che i servizi segreti stranieri hanno complottato per far cadere in errore lo staff elettorale di Donald Trump e spingerlo verso i russi.