Libero, 23 ottobre 2019
Revman, il poliziotto rapper
Sanremo Giovani 2020 potrebbe partecipare anche un agente di Polizia della Questura di Milano. Sebastiano Vitale, palermitano classe 1990, è uno dei 65 selezionati (su 842 candidati) per presentare dal vivo la proprio canzone davanti alla giuria del Festival, prima di passare alle semifinali. Revman, questo il suo nome d’arte, sfrutta la potenza comunicativa del rap per trattare tematiche sociali, quali la violenza sulle donne e la lotta alle mafie, portando un messaggio di legalità senza vestire la divisa e con un microfono in mano. «Testimonio che il tema della legalità e della capacità di comunicare con i giovani è fondamentale per la lotta alla violenza», spiega il cantante. Che continua: «Ancora non ci credo, è incredibile leggere il mio nome tra i selezionati». top secret Il brano che presenterà è ovviamente top secret, ma il repertorio musicale del rapper non lascia spazio a sorprese: Revman vuole continuare nella sua missione di legalità. «Sa dare il buon esempio, è un poliziotto e un professionista serio che si dedica con passione a quello che fa anche a livello artistico. Mi ha stupito, è giovane ma ha scritto un brano molto forte e ho deciso di credere in lui», spiega il suo produttore Andrea Casamento. Ma se un primo passo è stato fatto, per il traguardo c’è ancora un po’ di strada: insieme agli altri 64 cantanti, Revman sarà valutato dalla commissione musicale che scremerà ulteriormente il gruppo scegliendo 20 artisti da mandare in semifinale durante il programma Italia Sì condotto da Marco Liorni. Solo allora, tramite televoto, usciranno i 5 finalisti. La sua presenza al Festival sarebbe una novità assoluta che ci auguriamo gli organizzatori vorranno cogliere, dando spazio ad un giovane poliziotto milanese che si prodiga per la missione che ha sposato anche oltre il proprio orario di lavoro. Per Sanremo, che celebra la sua 70ª edizione (4-8 febbraio 2020), sarebbe una ventata di freschezza e un bel modo di ripartire dalle nuove proposte dopo l’abolizione voluta da Baglioni e ripristinata da Amadeus, che dopo la prima selezione ha commentato: «Sono felicissimo per questa partecipazione e sono orgoglioso soprattutto per il livello musicale molto alto di questi ragazzi. Ora da 65 passeranno a 20, buona fortuna ragazzi». messaggio sociale In attesa di scoprire cosa deciderà la giuria del Festival, Revman continua a portare in giro per l’Italia i suoi brani con cui, come spiegò proprio a Libero lo scorso 25 febbraio, vuole «arginare l’odio verso la divisa». Tra le sue canzoni ricordiamo MCLM (Musica contro le mafie, ndr) e Questo non è amore, che tratta una piaga sociale come la violenza sulle donne. E chissà che anche la città dei fiori non possa godere e farsi tramite di un nuovo messaggio sociale, questa volta rivolto ai giovani, per unire la poesia della musica alla serietà e drammaticità che parte della società è costretta a vivere e subire, dando un seguito alle doverose parole di denuncia che sistematicamente si susseguono davanti le quinte. Intanto Revman è salito sul primo gradino di una scala che a febbraio potrebbe condurlo sul prestigioso palco di Sanremo.