ItaliaOggi, 23 ottobre 2019
Haikou, città cinese del futuro
La creazione, nel giugno 2018, della zona franca di libero scambio pilota, più grande della Cina, sta dopando la crescita della città costiera di Haikou, all’estremo Nord dell’isola di Hainan. È un’operazione pionieristica che arriva dopo la decisione di Pechino, nel 2018, di fare dell’isola di Hainan, la più grande zona franca dell’ex Impero di Mezzo.La nuova zona di libero scambio di Haikou, Jiangdong New Zone come si chiama, è stata presentata alla conferenza 2019 sugli investimenti e la cooperazione. Uno dei tasselli fondamentali del suo sviluppo è puntare ad attrarre le sedi delle grandi società finanziarie, industriali, di servizi, i congressi, i saloni della tecnologia, le attività culturali e creative, l’istruzione e l’ecologia.
Una robusta rete di infrastrutture all’altezza delle esigenze dei nuovi insediamenti dovrà prendere forma prima del 2025.
Lo sviluppo della nuova zona di Jiangdong è lo specchio dell’espansione economica a passi da gigante di Haikou. Il Pil della città era di poco inferiore ai 50 miliardi di yuan nel 2010, mentre quattro anni dopo era raddoppiato, arrivando a superare i cento miliardi. Nel 2018 ha superato i 150 mld di yuan, crescendo al ritmo del 7,6% l’anno, secondo quanto ha riportato Le Figaro.
Haikou ha intensificato gli sforzi mirando ad attrarre il maggior numero di investitori e di società di primo piano che figurano nella classifica delle top 500 di Fortune Global. In particolare, l’interesse è rivolto alle società che integrano grandi marchi. Per questo sono state organizzate una serie di attività promozionali mirate. Per il sindaco Ding Hui l’attrazione di investimenti dovrà permettere alla città di Haikou di bruciare le tappe della propria espansione. Nel 2018 si sono insediate a Haikou 93 imprese straniere, tra le quali 29 imprese industriali, 23 grandi marchi, e quattro società contabili di livello mondiale. Un successo che significa un aumento del 100% in un anno difficile che ha portato investimenti esteri per 250 milioni di dollari (+7,8%).
Nel primo semestre di quest’anno sono stati siglati accordi per 23 progetti con un investimento complessivo di 23,97 miliardi di yuan e si sono insediate 287 imprese, ha detto il sindaco Ding a Le Figaro. I parchi dedicati all’innovazione e gli incubatori di impresa di Haikou permettono l’attuazione di piattaforme di sviluppo e offrono enormi possibilità di estensione dello spazio necessario ai team delle startup.
Parallelamente a questa zona, Haikou ha creato il parco di innovazione Fullsing Town, il polo dei dati Hainan Data Hub e una trentina di altri clusters dedicati all’innovazione. Inoltre, incentiva la crescita del commercio elettronico transfrontaliero con aiuti finanziari alle imprese, alle piattaforme e alle società di logistica.
Anche il turismo è in pieno boom grazie ai ristoranti e al mercato dell’intrattenimento notturno che è diventato uno dei punti di forza di Haikou: nel primo semestre 2019 ha accolto 12,746 milioni di turisti (+1,71%) con entrate per 13,683 milioni di yuan (+0,65%).