https://www.lettera43.it/mondadori-belpietro-periodici/, 22 ottobre 2019
Mondadori vende il pacchetto periodici a Belpietro
Aggiudicato. Dopo una trattativa di pochi mesi è arrivato in porto il 22 ottobre, a quanto risulta a Lettera43.it, l’accordo per vendere a Maurizio Belpietro un bel pacchetto di periodici Mondadori. Il direttore-editore della Verità è andato stamattina a Segrate, forse per mettere a punto gli ultimi dettagli o forse solo per un atto di cortesia verso la presidente del gruppo Marina Berlusconi. Sta di fatto che subito dopo la sua visita l’azienda ha fissato un incontro per la mattina del 23 con il comitato di redazione, cui comunicherà ufficialmente la non inattesa notizia.
LE TRATTATIVE DURATE SETTIMANE
L’accelerazione di queste ore ha colto un po’ tutti alla sprovvista, ma della vendita delle testate minori del gruppo si parla ormai da settimane. Lettera43.it ne ha dato conto ai lettori con diversi articoli, segnalando che l’ultima mossa dell’azienda, la costituzione di una nuova società ad hoc per i periodici, sembrava preludere proprio a una divisione fra quelli da tenere e quelli da alienare.
L’OFFERTA PRESENTATA DA LA VERITÀ PREVEDE LA NASCITA DI UNA NEWCO
Mercoledì il gruppo di Segrate ha confermato di aver ricevuto da parte de La Verità un‘offerta vincolante per l’acquisizione dei magazine Confidenze, Cucina Moderna, Sale&Pepe, Starbene e Tustyle (mentre dovrebbero restare in casa tutte le più importanti, da Tv Sorrisi e Canzoni a Grazia, da Chi a Donna Moderna). L’offerta, che ha validità sino al 31 dicembre, prevede la costituzione di una NewCo, la cui partecipazione sarà al 75% da parte de La Verità e al 25% di Mondadori.
DUBBI SULLE CONDIZIONI APPLICATE AI GIORNALISTI
Ultimamente si diceva che l’operazione fosse pronta già da tempo e che solo le complicazioni sorte con la vendita di Panorama allo stesso Belpietro (cause di lavoro di giornalisti contro la cessione del ramo d’azienda) avessero consigliato di metterla in stand by. Il primo dei punti interrogativi dell’accordo riguarda infatti le condizioni applicate ai giornalisti delle testate. Si chiederà loro, come avvenuto appunto con i colleghi di Panorama, di ridursi lo stipendio? Si saprà al momento della comunicazione al comitato di redazione, mentre sarà più difficile chiarire altri dettagli della vendita. Per Panorama circolò a suo tempo informalmente la notizia (mai smentita) che Belpietro non solo non abbia pagato nulla, ma abbia ottenuto da Mondadori due anni di stipendio per ogni giornalista come incentivo all’acquisto. Ammesso che sia vero, la stessa formula è stata replicata anche per questa nuova cessione?
LE PROBLEMATICHE SINDACALI
La faccenda non si presenta semplice neppure dal punto di vista sindacale, perché due delle cinque testate in procinto di essere cedute, Sale&Pepe e Cucina Moderna, fanno parte di un’unità lavorativa che ne comprende anche una terza digitale, Giallo Zafferano, destinata invece a restare. È possibile spezzare la formazione senza che questo faccia venir meno la tipologia di «ramo d’azienda» utilizzata per la vendita? Inoltre i giornalisti e le giornaliste di questo sottogruppo oggi lavorano senza distinzioni per tutti e tre i periodici. Con quale criterio si stabilirà chi va da Belpietro e chi resta invece a Segrate? Si preannunciano giorni caldi per la rappresentanza sindacale dei periodici Mondadori.