Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  ottobre 23 Mercoledì calendario

Il buco nell’ozono ora è più piccolo dell’Europa

Il buco nell’ozono sopra il Polo Sud si è ridotto del 60 per cento in un anno, ma solo in parte è una buona notizia. Secondo gli scienziati il forte calo è dovuto al caldo negli strati superiori dell’atmosfera nelle regioni antartiche, di 29 gradi sopra la media a settembre. Nel 2019 il buco nell’ozono ha raggiunto la superficie minima di 9,3 milioni di chilometri quadrati (un po’ meno dell’Europa), l’anno scorso è stato di 22,9 milioni. Lo strato di ozono ci protegge dai raggi ultravioletti solari. Il buco si era aperto negli ultimi decenni del secolo scorso a causa dei gas di fluoro, bromo e cloro utilizzati come propellenti nelle bombolette spray, messi al bando con il Protocollo di Montreal nel 1989.