Corriere della Sera, 22 ottobre 2019
Perché Adriano Panzironi va ancora in onda?
Nel caravanserraglio di Barbara D’Urso c’è posto anche per Adriano Panzironi, l’imprenditore che promette anni di vita a quanti si affidano ai suoi prodotti per dimagrire: «Live-Non è la D’Urso» (Canale 5, domenica, ore 21.30).
Per difendersi dalle molte accuse che sono piovute addosso ai suoi show televisivi (Panzironi è già stato sanzionato dall’Antitrust e dall’Agcom e, secondo notizie apparse sui giornali, dovrà ora presentarsi in un’aula di Tribunale: non avrebbe titoli per suggerire e dispensare diete), il guru della nuova dieta No Carb ha due strategie. La prima è continuare a ripetere che lui suggerisce uno stile di vita e non fornisce prescrizioni mediche (tuttavia, a un’analisi attenta degli show, si osserva come questo confine sia molto labile, tenendo conto della «fragilità» della platea). La seconda è non lasciare mai parlare l’interlocutore, anche minacciando querele. E qui Barbara D’Urso ha molte colpe: a lei la cagnara farà gioco, ma quando c’è di mezzo la salute delle persone forse un maggior controllo andrebbe esercitato.
Non certo con Eleonora Giorgi. Ma la domanda vera è: perché Mediaset continua a invitare Panzironi? Mi rivolgo a Piersilvio Berlusconi, a Fedele Confalonieri, a Gina Nieri, a Mauro Crippa e chiedo loro: ma avete mai visto «Il cerca salute»? Al di là di ogni giudizio personale, il ministero ha imposto questa sovrimpressione nel corso di tutta la trasmissione: «Avviso del ministero della Salute: il Sig. Adriano Panzironi non possiede alcun titolo abilitante alla prescrizione o elaborazione di diete, il ministro della Salute invita a consultare sempre il proprio medico curante. Attenzione: secondo il parere del Consiglio superiore della sanità, emesso nella seduta del 9 ottobre 2018, il metodo “Life 120” si basa su argomentazioni non supportate da evidenze scientifiche e incorre in imprecisioni ed errori gravi». Non basta questo per starne alla larga?