Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  ottobre 21 Lunedì calendario

Fare soldi in Borsa con l’intelligenza artificiale

C’è un modo per investire disinteressandosi dalle preoccupazioni delle guerre commerciali e dal rallentamento dell’economia globale. Consiste nel guardare ai settori che saranno i protagonisti del futuro e sui quali si può puntare con fondi specializzati ed Etf (i fondi passivi che replicano l’indice cui sono agganciati, prevedono commissioni ridotte all’osso e sono scambiati in Borsa come le azioni) per sfruttarne le potenzialità di crescita nel lungo termine. Ne abbiamo individuati cinque che dovrebbero offrire nei prossimi anni ritorni interessanti agli investitori capaci di mantenerli in portafoglio.
I CINQUE «MEGATREND»
In primis c’è l’invecchiamento della popolazione mondiale che viene ritenuto uno dei principali «megatrend», cioè quelle tendenze di lunghissimo termine che influenzeranno la crescita economica di alcuni settori ben specifici. In base a una recente stima dell’Ocse, entro il 2050, il 21% della popolazione mondiale avrà più di 60 anni contro il 12% di oggi. Tra i settori che, secondo gli analisti, dovrebbero beneficiarne spiccano i beni di consumo, la tecnologia avanzata, la cura della persona e, soprattutto, la biotecnologia. Quest’ultima, che è il secondo megatrend, sarà chiamata a scoprire farmaci e cure per le malattie croniche legate all’invecchiamento (in particolare diabete, cancro e malattie cardiovascolari) con enormi potenzialità di profitto grazie alle economie di scala. La robotica è il terzo megatrend perché ha ancora ampi margini di crescita. Il quarto è l’intelligenza artificiale, che sta cominciando a far conoscere le proprie potenzialità (auto senza conducente, roboadvisor, ecc.). Le stime più recenti indicano per le società del settore un tasso medio di crescita del 25% fino al 2025. Infine, la sicurezza informatica che sta evidenziando incrementi del fatturato del 10% circa ogni anno, tre volte di più di quanto dovrebbe salire l’economia in generale, il che proietta il giro d’affari a 120 miliardi di dollari entro il 2021. Al fianco dei 5 megatrend, segnaliamo tre asset class tradizionali che, per la loro natura difensiva, sono utili a stabilizzare il portafoglio con orizzonte temporale di 3 anni e, in parte, anche quello a 5 anni. Si tratta per la precisione delle infrastrutture, delle Mortgage backed security statunitensi (in sigla Mbs, si tratta di titoli garantiti da mutui ipotecari statunitensi, che dopo la crisi del 2007-2008, sono regolati più rigorosamente), e dell’oro.
PER CHI GUARDA A 3 ANNI
Abbiamo allestito tre portafogli con diversi orizzonti temporali (3, 5 e 10 anni) indicando per ognuno di essi, la composizione, il rendimento obiettivo in uno scenario base neutrale né troppo brillante ma nemmeno frenato – e il rischio (ovvero le perdite potenziali) in caso di scenario avverso o stagnante. Il primo, con orizzonte temporale di tre anni, è composto per il 50%, in quote da 10% ciascuna, da biotech, robotica, intelligenza artificiale, cyber security e nel megatrend dell’invecchiamento della popolazione. Un 25% è invece in infrastrutture, un 10% in Mbs Usa e un 15% in Etf in oro. Questo portafoglio potrebbe rendere in uno scenario non negativo nei prossimi 36 mesi il 22%, ovvero circa il 7% all’anno. In caso invece di scenario avverso o di economia stagnante le perdite potrebbero toccare il 6%, ovvero circa 2 punti percentuali in media all’anno.
PER CHI RAGIONA A 5 ANNI
Il secondo portafoglio, studiato per un orizzonte temporale di 5 anni, aumenta al 15% la quota dedicata ad ognuno dei 5 megatrend (biotech, robotica, intelligenza artificiale, cyber security e invecchiamento della popolazione) per un totale di 75% di quota. Il restante 25% è impiegato per il 10% in infrastrutture, per il 5% in Mbs Usa e per il 10% in Etf in oro. Una composizione che dopo 5 anni dovrebbe fruttare complessivamente il 46%, ovvero circa l’8% annuo composto. In caso di scenario o di stagnazione economica, l’investitore dovrebbe comunque riuscire a mantenere a scadenza il valore iniziale del capitale impiegato.
PER CHI PUÒ ATTENDERE 10 ANNI 
Per chi ha un orizzonte di investimento di 10 anni c’è il terzo portafoglio nel quale a tre megatrend (intelligenza artificiale, cyber security e invecchiamento della popolazione) viene destinato un 20%, ad altri due (biotech e robotica) un 15% e il restante 10% alle infrastrutture. Un portafoglio che dopo 10 anni dovrebbe registrare una performance complessiva del 140% (9,1% annuo). In caso di scenario avverso o di economia stagnante, il portafoglio dovrebbe generare un rendimento positivo totale del 20% (circa il 2% medio annuo).