Corriere della Sera, 18 ottobre 2019
Berlusconi presta un quadro al Mart
Arriva direttamente dalla Quadreria di Villa San Martino, dalla collezione privata di Silvio Berlusconi, Gioia di Plinio Nomellini, quadro simbolo della nuova stagione del Mart di Rovereto, quella stagione che il neopresidente Vittorio Sgarbi e il direttore Gianfranco Maraniello hanno già definito un «nuovo autunno caldo». O , per essere più precisi, dalla Quadreria di Berlusconi arriva una delle due parti in cui nel 1935 lo stesso Nomellini aveva tagliato (senza motivo apparente) e poi arrotolato Gioia, la grande tela dipinta tra il 1913 e il 1914, dopo aver visto Isadora danzare sulla spiaggia di Viareggio. Danzare la Rivoluzione. Isadora Duncan e le arti figurative in Italia tra Ottocento e Avanguardia è il titolo dell’esposizione, aperta al pubblico da domani fino al primo marzo, prodotta da Mart e Fondazione Cr Firenze, curata da Maria Flora Giubilei e Carlo Sisi. Oltre 170 le opere esposte (dipinti, sculture, documenti, fotografie) che raccontano vita, morte e miracoli della pioniera della danza moderna. Dove Gioia (Gioia terrena era in realtà il titolo originale) resta comunque il pezzo forte: ricucito, già in occasione della prima tappa della mostra alla Villa Bardini e al Museo Stefano Bardini di Firenze, nello scorso aprile, proprio grazie «alla generosità di Berlusconi», come ha spiegato Sgarbi.