ItaliaOggi, 18 ottobre 2019
Pellegrinaggio di chef a Lourdes
Il momento più toccante è stato l’omaggio a Paul Bocuse, il cuoco più famoso del mondo, e a Joël Robuchon, definito «lo chef del secolo», scomparsi l’anno scorso. Nel santuario di Lourdes i cuochi di Francia, riuniti per il loro primo pellegrinaggio di gruppo, si sono inchinati in memoria dei due grandi maîtres-cuisiniers del Paese. Un’ottantina di cuochi usciti dalle proprie cucine si sono ritrovati per tre giorni nel complesso religioso francese per farsi benedire nella grotta di Massabielle, famosa per le apparizioni della Vergine Maria. Quella degli chef non è la sola corporazione che si è recata in pellegrinaggio al santuario mariano che ha già accolto credenti riuniti sotto le insegne di arti e mestieri: pompieri, ambulanti, contadini, militari. Per i cuochi è stata la prima volta e gli organizzatori puntano già a far diventare questo pellegrinaggio degli alti cappelli bianchi un appuntamento fisso da mettere in calendario una volta ogni due anni.Al loro arrivo, gli chef sono stati accolti dal vescovo, monsignor Nicolas Brouwet, prima di cominciare la visita al santuario. Per loro, il programma prevedeva anche degustazioni di chocolatine, il pane al cioccolato del Sud della Loira preparato dal campione del mondo Sébastien Lagrue, e, tra una messa e un’altra i laboratori di cucina e, infine, la benedizione, secondo quanto ha riportato Le Figaro. L’idea del pellegrinaggio della confraternita gourmand si deve a due professionisti, Patrick Unhassobiscay, cuoco del santuario, che si occupa in particolare della tavola del vescovo, e Jean-Pierre Saint-Martin, chef del ristorante Le Viscos, a Saint-Savin (Alti Pirenei), vicino a Lourdes, anche vicepresidente dell’associazione francese Maitres-cuisiniers di Francia (370 nel Paese) che, senza difficoltà, li ha convinti a partecipare. A benedire l’iniziativa gli stellati Christian Tetedoie e il cioccolatiere Yves Thuriès, e i rinomati produttori di vino come Alain Brumont. «La gastronomia è molto legata alla religione», ha detto Jean-Pierre Saint-Martin a Le Figaro, «perché alcune ricette sono fortemente associate a feste cristiane emblematiche e numerosi prodotti, come i formaggi ad esempio, riportano la parola santo».