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 2019  ottobre 18 Venerdì calendario

Con la madre single si fa la fame

Diminuiscono le madri single, il che è un buon segno. Oltre la metà finisce per vivere grazie all’Hartz IV, l’assegno sociale, valutato sul minimo vitale. Una trappola da cui è quasi impossibile uscire. L’anno scorso erano due milioni e 174mila, il livello più basso da sette anni. Nel 2011, erano due milioni e 320mila. Anche i padri single rischiano di finire sotto il livello di povertà, ma ovviamente sono molto meno. Oggi, circa due milioni e 200mila bambini vivono educati da un solo genitore, un quinto di tutte le famiglie. Un terzo delle famiglie con un solo genitore è minacciato dalla povertà. Ma la situazione va migliorando, sia pur lentamente: nel 2011, il rischio povertà era al 37%. Nelle famiglie con due genitori il rischio è dell’11%. Un bambino con un solo genitore corre un rischio cinque volte superiore di finire sotto la soglia di povertà rispetto al coetaneo che vive in una famiglia con padre e madre. I bambini che ricevono l’assegno sociale sono un milione e 900 mila, e la metà vive con un solo genitore, quasi sempre la madre.Una madre single con un figlio riceve in media poco più di ottocento euro al mese, più l’alloggio con tutte le spese relative, è quanto basta per sopravvivere in una grande città. Il 70% vorrebbe trovare un’occupazione ma è molto difficile conciliare lavoro e famiglia. Le madri ricevono proposte di lavoro ma sono spesso costrette a rinunciare per badare ai figli. Inoltre, la maggioranza ha avuto il figlio molto giovane. Le ragazze sono state costrette a interrompere gli studi o i corsi professionali. Il 60% non ha un titolo di studio, e non riescono, in seguito, a seguire i corsi di aggiornamento proposti, sempre a causa dei figli a cui badare.
Le madri devono adattarsi a lavori poco pagati, a pagare contributi e tasse, da cui sono esenti se aiutate dalle sovvenzioni, e alla fine, per pochi euro di differenza, preferiscono riscuotere l’assegno sociale e occuparsi dei bambini. Di solito i padri separati ricevono l’assegno sociale, sono disoccupati, e non riescono a versare gli alimenti, anche se lo volessero. Il sistema fiscale non tiene conto della situazione delle famiglie con un solo genitore, e le agevolazioni sono minime.
Non esistono cifre precise, ma il rendimento scolastico dei figli ne risente, non sempre per colpa del padre e della madre. Il genitore single ha meno tempo da dedicare ai bambini, che vengono affidati all’asilo nido o al kindergarten. Frau Ursula von der Leyen, quando era ministro della famiglia, si è battuta per raddoppiare i posti negli asili, ma non è solo una questione di investimenti. Non è possibile addestrare il personale in poco tempo. E i kindergarten privati non sono alla portata delle famiglie con un reddito modesto. Un grave handicap per il futuro, i figli non ricevono un’istruzione sufficiente, e finiscono per avere a loro volta problemi per trovare un’occupazione.