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 2019  ottobre 16 Mercoledì calendario

Il 90% delle fortune rovinato dagli eredi

Non è una grande idea, per i fondatori di grandi gruppi industriali e detentori di ingenti patrimoni, lasciare le aziende ai figli: nel 90% dei casi la fortuna costruita dai padri si esaurisce entro la terza generazione; nel 70%, invece, entro la seconda. Non lascia molti margini lo studio citato dal Financial Times su cosa accade di solito ai titolari di grandi ricchezze: su 2.500 famiglie, quasi sempre ciò che è stato accumulato dal capostipite svanisce nel nulla. Viene da dire, numeri alla mano: meglio non lasciare eredi, oppure cancellare quelli che sono eredi per diritto dinastico. Perché solo in questo caso è assicurata la salvezza del patrimonio. In fondo Bill Gates, il fondatore di Microsoft, questo comandamento l’ha messo in pratica. Del resto i figli, ha spiegato dopo aver comunicato la sua intenzione di devolvere il proprio patrimonio in beneficenza, «non se la caveranno mai male. Avranno un’ottima istruzione e un po’ di soldi, ma poi dovranno vedersela loro e fare carriera. Lasciando grandi somme di denaro, non si fa un favore ai figli». Uno studio della Harvard Business School del 2018 realizzato su oltre 4mila milionari lo conferma: ha mostrato che i “ricconi” artefici del proprio patrimonio sono più felici di coloro che si sono semplicemente limitati a ereditarlo. E che il tema sia sentito, lo testimonia il successo di una serie televisiva britannica nella quale il protagonista è un patriarca angosciato di fronte al dilemma della vita: cosa fare in vista del ricambio generazionale? «I miei figli sono tutti orribili, terribilmente viziati e litigiosi come gatti in un sacco». Ancora: nel libro Ricchezza ereditata, John Levy elenca i guai cui vanno incontro eredi ed ereditiere: mancanza di autostima; senso di colpa (gli artefici delle fortune non sono loro); maturità raggiunta in ritardo (l’agiatezza ricevuta in dono non ha costretto i ragazzi a fare i conti con le asprezze della vita); senso di inerzia (indecisione su cosa fare con il denaro) e noia. Un cocktail micidiale che spesso conduce all’autodistruzione.