ItaliaOggi, 12 ottobre 2019
ThyssenKrupp vuole cedere i suoi ascensori
Il gigante tedesco dell’acciaio, ThyssenKrupp, in difficoltà, ha deciso di aprire la data room in vista della cessione della sua divisione più redditizia, quella degli ascensori, secondo quanto ha riportato l’agenzia Reuters. La decisione è stata presa nella riunione del cda, il 10 ottobre, presieduto dal nuovo ceo, Martina Merz. Il piano di ristrutturazione prevede anche tagli di migliaia di posti di lavoro. Il gruppo perde all’incirca 2 milioni di euro al giorno ed è necessario fermare questa emorragia, secondo quanto ha riportato Le Monde.La vendita della divisione ascensori, fiore all’occhiello del gruppo industriale di Essen, era stata ipotizzata già dal precedente amministratore delegato, Guido Kerkhoff, chiamato nel luglio 2018 alla guida della società tedesca e sostituito dal primo ottobre 2019 da Martina Merz dopo i cattivi risultati dei conti e il calo del valore del titolo alla borsa di Francoforte. All’inizio di agosto 2019 l’azione ha raggiunto il punto di più basso dal 2003, finendo sotto i 10 euro, secondo quanto ha riportato Le Monde.
Per rimontare la china e riconquistare la fiducia del mercato, Kerkhoff aveva già ipotizzato la possibilità di vendere la divisione ascensori che produce anche, tra l’altro, componenti per l’automotive, materiali per le costruzioni e sottomarini. La divisione è valutata intorno ai 15 miliardi di euro e conta 52 mila dipendenti, secondo quanto ha riportato Le Monde. La sua cessione, anche parziale, apporterebbe capitali per finanziare il rinnovamento del gruppo che è oppresso da debiti per 5 miliardi di euro dopo il fallimento dell’espansione della propria divisione acciaio in America. Tuttavia, separandosi dalla divisione ascensori ThyssenKrupp rischia di vendere la sua gallina dalla uova d’oro. E per comprarla c’è già la fila, da Kone a Schindler e Otis. Separandosi dalla propria divisione emblematica, ThyssenKrupp rimarrebbe solo un insieme traballante di unità disparate e non molto redditizie o addirittura in perdita.
Nei primi nove mesi dell’anno, l’attività degli ascensori ha prodotto un utile di 590 milioni di euro a fronte dei 396 milioni di euro totalizzati dal gruppo nello stesso periodo, secondo quanto ha riportato Le Monde. Secondo alcuni analisti di Danske Bank la cessione potrebbe fruttare fino a 22 miliardi di euro. L’ex ceo, Kerkhoff, aveva ipotizzato anche la possibilità di cedere soltanto il 49% della divisione ascensori permettendo, così, al gruppo di ricavare i fondi necessari per il suo rinnovamento e mantenendo il controllo di questa attività redditizia.