Libero, 12 ottobre 2019
Angela Musolesi, la suora-esorcista
«Lo vedi che sono io che regno nel mondo?», «Ti distruggo, ti ammazzo», «Non prendo ordini da una donna»: frammenti di dialoghi-scontri che avvengono quasi quotidianamente. Tra una suora laica, Angela Musolesi, e lui, il demonio, Satana in persona. Che oggi «più che mai è scatenato e colpisce soprattutto i sacerdoti, le famiglie», dichiara. Una storia straordinaria, questa, imperniata sulla ultradecennale battaglia ingaggagiata contro il Male personificato, la cui realtà viene spesso negata o sottaciuta, anche in ambito ecclesiale. E questa battaglia lei riesce a vincerla, aiutando le persone colpite, grazie alle preghiere di liberazione e alla protezione della Madonna. Che il demonio teme particolarmente, garantisce lei, tanto da farlo piangere disperato, se la si invoca in sua presenza. Suor Angela per più di trent’anni ha seguito gli insegnamenti e il lavoro di don Gabriele Amorth, grande sacerdote, esorcista, padre spirituale. L’incontro con lui le ha fatto trovare una vocazione precisa, così da donna in carriera è diventata una sorella laica francescana, che si è specializzata nel Ministero di Liberazione. Con don Gabriele ha scritto libri che testimoniano cosa accade quando Satana entra in azione e come sia possibile combatterlo sul campo. Per l’esattezza, Angela è stata l’unico autore a cui don Amorth ha consentito di mettere il suo nome accanto a quello di un altro: il libro si intitola Vincere il demonio con Gesù (Edizioni Paoline) ed ora è pubblicato in 20 Paesi in tutto il mondo. Ha poi fondato l’associazione Figli della Luce, punto di riferimento per coloro che hanno questa particolare vocazione. «Sia ben chiaro», spiega suor Angela a Libero, «io non pratico esorcismi, non ne ho mai fatti in vita mia. Per la Chiesa possono essere praticati solo dai sacerdoti delegati dalle diocesi. Del resto, non ne sento la necessità, perché con le preghiere di liberazione, se fatte con vigore, il demonio viene talmente infastidito che è costretto a manifestarsi, in caso di reale possessione, anche se quasi mai la prima volta».
LE POSSESSIONI Anche lei sottolinea il fatto che le possessioni autentiche non sono molte, mentre sono più numerosi i casi di vessazioni, quando l’azione diabolica «prende di mira» la salute, gli affetti, il lavoro, la carriera delle sue vittime. La porta si apre a questi influssi quando si praticano l’occultismo, la divinazione, le sedute spiritiche. E si può essere vittime di forme di occultismo generazionale, vale a dire messo in pratica da nonni o familiari defunti. Per Angela tutto questo è vita quotidiana. L’incontro-scontro con il diavolo è una realtà concreta, lontana dal pensiero comune che lo definisce un mostro immaginario, da film dell’orrore o da storiella satirica. «Bisogna leggere bene le parole di Gesù nel Vangelo, che lo definiscono un’entità pensante. Non è solo un pensiero di negatività e di cattiveria, il diavolo è davvero un’entità pensante. Tempo fa stavo pregando con un sacerdote per una persona e in quel momento si è presentato Satana, molto aggressivo, che ha cominciato ad urlare: Ti distruggo, ti ammazzo. Gli ho risposto: Tu non puoi farmi niente, perché sono protetta dall’Immacolata. Gli ho indicato la statua di Maria Santissima ed ho ripetuto tre volte la frase. Alla terza volta si è messo a piangere. Significa che Satana conosce la verità, sa che la Madonna lo ha sconfitto. Sa di essere uno sconfitto. Quindi noi non dobbiamo avere paura di lui. Possiamo vincerlo con la fede».
LEGIONI DIABOLICHE Però attualmente il demonio si è scatenato, prende di mira la Chiesa, i preti, vuole distruggere le famiglie, avverte suor Angela, e ormai «hanno preso il sopravvento le legioni diaboliche che portano il fallimento, la confusione mentale, la malattia fisica e spirituale». Chissà cosa ne pensa chi relega tutto questo a forme di fede superate, anche a livello autorevole, come il preposito generale dei Gesuiti, padre Arturo Sosa Abascal, il quale recentemente ha affermato che il diavolo, più che altro, è un simbolo. Sollevando un polverone. Anche Angela ha reagito con veemenza, intervistata nel merito da Wlodzimierz Redzioch per un autorevole giornale polacco: negare l’esistenza del Diavolo è negare il Vangelo. Una realtà minacciosa, dunque, contro la quale lei combatte attraverso il Ministero di Liberazione, dopo aver incontrato don Amorth, i cui insegnamenti si impegna a diffondere nel mondo. Anche grazie ad una vasta attività di divulgazione, attraverso decine e decine di pubblicazioni. Sorella Angela non si ferma mai. Incontri, dibattiti, aiuto per i poveri, le preghiere di liberazione per tante persone. Senza dimenticare gli anziani: ha creato pure un social network, la special age, una rete di connessione e di aiuto, per sconfiggere la solitudine e l’abbandono. Un’altra battaglia da vincere.