ItaliaOggi, 11 ottobre 2019
Diritto & Rovescio
Silvie Goulard, la francese candidata espressamente da Emmanuel Macron a diventare commissaria per il mercato unico digitale, è stata sonoramente bocciata (dopo due audizioni) dal Parlamento europeo con una valanga di voti contrari. Infatti 82 eurodeputati hanno votato contro, 29 hanno approvato la sua candidatura e uno si è astenuto. Le hanno voltato le spalle gli eurodeputati del partito popolare, i verdi, la sinistra ed i sovranisti. Su di lei, inoltre, i socialisti si sono spaccati. Questo sonoro manrovescio politico che si è abbattuto contro la Goulard era in effetti diretto contro colui che la sosteneva, cioè il presidente della repubblica francese, Emmanuel Macron, accusato anche recentemente del fatto di ritenere che la Ue sia un’appendice della Francia manovrabile da Parigi. Spesso è stato così. Ma con il nuovo Europarlamento sarà sempre meno vero. Strasburgo infatti è sempre meno acquiescente ai diktat. Vuole, com’è suo compito e dovere, fare politica.