Avvenire, 10 ottobre 2019
VatiVision, la Netflix cattolica
Al via VatiVision, il progetto di una piattaforma per veicolare su richiesta, in streaming on demand, serie tv, film e documentari. È stata già ribattezzata la ’Netflix cattolica’: infatti i contenuti del servizio, al via nel primo trimestre del 2020, saranno a carattere religioso, artistico e culturale, pensati per un pubblico mondiale che si riconosce o ha interesse per i valori cristiani. «Ci rivolgiamo a target trascurati fino a oggi e puntiamo a raggiungere importanti risultati, sia per la qualità dei contenuti che per la distribuzione a livello mondiale, con una platea potenziale di 1,3 miliardi di persone di fede cattolica », spiega il presidente Luca Tomassini, anche ’numero uno’ di Vetrya, azienda quotata in Borsa all’Aim, entrata con una quota del 25%. Il 75% di VatiVision, nonché i due ad Nicola Salvi ed Elisabetta Sola, fanno capo invece a Officina della Comunicazione. Con base a Bergamo, si tratta di una società di produzione di documentari e film che negli anni ha collaborato con il
Centro Televisivo Vaticano (oggi Vatican Media), poi con il dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Con loro e con i principali network nazionali, a partire dal gruppo Rai, e internazionali, Officina della Comunicazione ha realizzato quasi 50 produzioni tra documentari, serie e film documentari. Fra questi, programmi con Alberto Angela, come ’Alla scoperta del Vaticano’ e ’I musei vaticani’, e monografie su figure della Chiesa. La VatiVision fa sapere che si presenterà con un’offerta di contenuti per diffondere i temi e i valori cristiani attraverso strumenti e linguaggi moderni, ottimizzando al massimo l’efficienza distributiva in varie modalità: web, smartphone, tablet, connect tv, game console, set top box. Si chiama invece Eclexia la piattaforma-base tecnologica messa in campo da Vetrya, che rivendica il contributo del suo «valore aggiunto per proporre contenuti a oggi difficilmente reperibili anche sui canali tradizionali».