ItaliaOggi, 3 ottobre 2019
Diritto & Rovescio
Dovrebbe esserci un limite all’ignoranza da parte di chi svolge funzioni pubbliche di rilevante importanza, oppure aspira a svolgerle, partecipando alle relative elezioni. Visto che non esiste, per legge, un misurometro dell’ignoranza (a meno di decidersi di istituire dei test pre-elettorali come quelli che consentono l’accesso alle università col numero chiuso), dovrebbero essere gli elettori a tenerne conto. Ma per far questo, gli elettori dovrebbero essere esigenti. Ad esempio se Lucia Borgonzoni, senatrice leghista e candidata alla presidenza della Regione Emilia Romagna, non sa nemmeno quali sono i confini delle regione che lei aspira a pilotare (nella trasmissione Rai del titolo Un giorno da pecora ha inserito il Trentino-Alto Adige e ha dimenticato San Marino) dovrebbe essere lei stessa a tirare le conclusioni. O, in mancanza, dovrebbero essere gli elettori a negarle il voto. Ma non succederà. Poi non lamentiamoci, però.