ItaliaOggi, 3 ottobre 2019
Londra: bus a due piani verso la disfatta
Qualcosa non va in Inghilterra. Dopo le vicissitudini legate alla Brexit e il fallimento dello storico tour operator Thomas Cook, adesso ad andare velocemente verso la disfatta sono i celebri bus rossi a due piani che finora sono stati il simbolo di Londra insieme alle cabine telefoniche. La società Wrightbus, fondata nel 1946, specializzata nella produzione di veicoli a bassa emissione di CO2, ha portato i libri in tribunale ed è finita in amministrazione controllata. Intanto, si cercano investitori per evitare che i 900 bus a due piani vadano definitivamente in deposito. Il fallimento del costruttore nord irlandese determinerà non soltanto la scomparsa di 1.250 posti nella fabbrica di Ballymena (Irlanda del Nord) ma anche la soppressione di 3.400 posti nell’indotto.
William Wright, novantenne figlio del fondatore nord irlandese, è un feroce sostenitore dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. I suoi bus a due piani sono soprannominati «Boris buses», in omaggio a Boris Johnson, oggi primo ministro, quando, nel 2012, sindaco di Londra, ne aveva ordinati 600. Quattro anni dopo, a Wrightbus era arrivato un contratto di 70 milioni di euro dal sindaco londinese Sadiq Khan per produrre modelli più economici. Sfortunatamente i nuovi autobus a due piani di ultima generazione hanno accumulato una serie di guai: dal superamento dei costi e ai problemi di liquidità si sono aggiunti anche difetti di progettazione. Un problema di ventilazione rendeva molto fastidioso il caldo a bordo. I politici dell’Ulster hanno chiesto aiuto a Boris Johnson impegnato in queste ore a formulare l’ultima proposta a Bruxelles per il divorzio di Uk dalla Ue il 31 ottobre, che prevede, secondo alcune anticipazioni, la permanenza nella Ue dell’Irlanda del Nord per quattro anni.