ItaliaOggi, 2 ottobre 2019
Pechino vuole costruire 200 aeroporti in 15 anni
In Cina, l’inaugurazione dell’aeroporto più grande del mondo, Daxing, a 46 chilometri da Pechino, il secondo scalo della capitale cinese, progettato da Zaha Hadid, scomparsa nel 2016, è la dimostrazione dell’esplosione del traffico aereo nell’ex Impero di Mezzo. A tagliare il nastro di questa opera architettonica che si sviluppa su 70 ettari e che potrà accogliere fino a 72 milioni di passeggeri nel 2025, realizzata in cinque anni e costata all’incirca 15,4 miliardi di euro (120 miliardi di yuans, con l’aggiunta di 400 mld di yuans per i collegamenti stradali e ferroviari), c’era il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping.Un progetto emblematico che trascina la costruzione di altri scali. Infatti la Cina prevede di costruire oltre 200 nuovi aeroporti nei prossimi 15 anni, secondo quanto ha riportato Le Figaro. Entro il 2035 il Paese conterà 450 scali aerei. La domanda c’è, nonostante il rallentamento della crescita cinese, al 6,5% nel 2018. La popolazione si è arricchita progressivamente e l’urbanizzazione continua a cambiare abitudini e stili di vita dei cinesi. Le cifre dell’amministrazione dell’aviazione civile cinese registrano che gli aeroporti del Paese hanno dovuto gestire 1,264 miliardi di passeggeri nel 2018, cioè il 10,2% in più rispetto al 2017. E le previsioni indicano che la Cina diventerà il primo mercato per l’industria aeronautica del mondo, davanti agli Stati Uniti nel 2020. Inoltre, la costruzione di infrastrutture in Cina è utilizzata anche per sostenere la propria economia. E la costruzione di questi nuovi 200 aeroporti è uno dei mezzi più efficaci per sostenere il pil a breve termine, secondo quanto ha riportato Le Figaro.
Tuttavia, i collegamenti solo aerei non sono la soluzione per il Paese, che progetta l’utilizzo del treno ad alta velocità per le destinazioni di prossimità, mentre i voli serviranno per i collegamenti con le città più lontane.