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 2019  ottobre 01 Martedì calendario

Nantes, un parco nella ex cava

Un giardino straordinario, di nome e di fatto, quello che Nantes ha appena inaugurato nell’ex cava di granito, in stato d’abbandono da oltre trent’anni, trasformata in un paradiso botanico. La città di Giulio Verne ha aperto al pubblico la prima parte, un terzo, di quello che sarà un grandioso parco paesaggistico urbano di oltre 3,5 ettari ispirato all’universo fantascientifico del grande scrittore di libri per ragazzi. All’inizio del 2020 una scala monumentale ideata da Françoise Delaroziére e Pierre Oréfice permetterà ai visitatori di raggiungere la passeggiata dei sette belvederi lungo le falesie.Nel 2023, la parte est del giardino ospiterà l’albero degli aironi, realizzato dalla Compagnia de La Machine: un gigantesco albero metallico i cui rami misureranno complessivamente 1,4 chilometri, alto 40 metri e pesante 1.700 tonnellate. Sarà il più grande giardino pensile mai costruito dopo quelli di Babilonia, ma anche un parco divertimenti con strane creature meccaniche, due aironi con un’apertura alare di 15 metri, che si muoveranno fra i rami accogliendo, come navicelle, i visitatori per un volo circolare con vista impareggiabile sul quartiere in piena evoluzione.
Il giardino straordinario è il 101° giardino di Nantes che, nei piani del sindaco, Johanna Rolland, dovrà diventare una città verde, con un’anima vegetale e non soltanto mineraria come è stata percepita finora. Il giardino è parte integrante della cosiddetta Stella Verde, percorso che collega, a piedi o in bicicletta, tutti i parchi e i giardini pubblici della città, la cui superficie è raddoppiata dal 1985 ad oggi, passando da 600 a 1.200 ettari. Un modello per le città del futuro.
L’idea del giardino straordinario è stato lanciata tre anni fa, nel 2016 dal sindaco Rolland. Un progetto faraonico, monumentale, per realizzare un parco urbano che niente ha a che vedere con gli altri spazi verdi della città, popolato di tesori botanici (25 mila piante di 200 specie botaniche differenti, un migliaio delle quali rare, sono state già impiantate) nella cava dismessa di granito Chantenay, che per 400 anni ha fornito le pietre per i lastricare le vie di Nantes e costruire i suoi palazzi. La cava è stata dismessa nel XIX secolo.
Le sue imponenti falesie offrono uno dei migliori panorami sulla Loira facendo anche da sfondo al nuovo paesaggio lussureggiante e alle impressionanti cascate, dove l’acqua fa un salto di 25 metri, coprendo il rumore delle auto sulle strade che sovrastano queste rocce a strapiombo. Un paesaggio al confine tra il reale e l’immaginario, come l’ha definito Le Figaro, dal momento che i visitatori si trovano immersi in un viaggio botanico tra alberi di felci, piante di loto e di gunnera a due passi dal centro città. Una magia che fa di questo parco un luogo unico, a cominciare dal sito. Sì, perchè il dislivello, l’esposizione a Sud e l’immenso cerchio di pietra creano un microclima eccezionale con temperature superiori di 4 gradi centigradi rispetto al resto della città. Cosa che ha permesso di impiantare specie arboree esotiche per tentare di ricreare, attraverso le piante, l’universo dei Viaggi straordinari di Giulio Verne, la cui casa natale è poco distante, hanno spiegato a Le Figaro il paesaggista Loïch Marescalch, responsabile dello studio Phytolab che ha ideato il progetto in collaborazione con l’urbanista, Bernard Reichen. I due hanno tenuto conto delle tracce del passato e della vegetazione spontanea che ha prosperato nella cava abbandonata, come i boschetti di rovi, conservati come esempio di biodiversità, ha specificato Romaric Perrocheau, responsabile del progetto al comune di Nantes. L’ingresso è gratuito.