Libero, 1 ottobre 2019
La Sicilia compra 4mila divise per gli uscieri
La Regione Sicilia è la più indebitata d’Italia con un disavanzo di oltre 7 miliardi di euro, ma i suoi uscieri saranno i più eleganti del Belpaese. Nonostante l’enorme disavanzo che si appresta a discutere, infatti, l’Ars sta lanciando un bando da 1,1 milioni di euro per la fornitura di vestiario ai dipendenti che fanno servizio di portineria e agli autisti che guidano le auto blu della Regione. In totale si tratta di 997 impiegati, ma le divise realizzate alla fine, crepi l’avarizia, saranno 3988, cioè quattro volte tante. E già qui, la vicenda fa discutere perché getta uno spiraglio di luce sull’esercito di dipendenti della Sicilia. Se, infatti, servono poco meno di mille divise da uscieri e autisti, significa che sui 13mila dipendenti dell’Isola, circa uno su 13 fa l’autista o l’usciere. A ognuno di questi addetti, comunque, saranno forniti ben due «kit» di divise, uno invernale e uno estivo; ogni kit prevede inoltre un cambio: in totale, quindi, quattro divise a impiegato. E quanto costerà ogni kit di vestiario? Il valore a base d’asta è di 560 euro, per cui il valore di ogni singolo vestito è di 280 euro circa. Sulla divisa, in ogni caso, nulla da dire. Per le donne prevede due gonne, due giacche, un foulard, due camice e quattro spille color oro raffiguranti la Trinacria. Il kit per gli uomini è lo stesso salvo che per la previsione dell’uso dei pantaloni e della cravatta. Sul lato sinistro del petto della giacca, inoltre sarà apposto in stoffa il gonfalone della Regione Siciliana sui bottoni dorati delle divise saranno impresse le iniziali «RS». Niente di meno. D’altra parte, nella gara d’appalto la commissione non ha guardato esclusivamente all’aspetto economico, giammai. Ha valutato, per esempio, anche il rispetto dell’ambiente del capo, fattore che di questi tempi, si sa, conta assai. Poi è stato valutato il servizio sartoriale offerto dopo la vendita del prodotto e, naturalmente, il pregio tecnico e le caratteristiche estetiche e funzionali. Sono state preferite, pertanto, le divise con tirapancia, spacchetto sartoriale e il battitacco, ovvero l’orlo sui pantaloni per evitare l’usura. Insomma, non si è badato a spese. Alla fine l’offerta che ha ottenuto il miglior punteggio economico e tecnico è di una impresa, la Eurofor, che ha presentato un ribasso del 34%, portando la commessa a circa 700mila euro. In questo caso il costo di ogni divisa scenderebbe a 175 euro, ma questa offerta è stata ritenuta anomala e la commissione sta indagando per capire se si tratti di un prezzo congruo. Una seconda impresa, la Forint, ha offerto un ribasso del 17%, per una commessa totale da 917mila euro circa e un costo a divisa di 230 euro circa. Una terza società, la Futuro, ha presentato un ribasso del 12,5% per una commessa totale da 976mila euro e un costo a divisa di circa 245 euro. C’è poi un’ultima offerta, la più cara di tutte, quella di Modit Group che prevede un ribasso del 4,6% per un valore dell’appalto di oltre un milione. In ogni caso, anche se venisse scelta la proposta più economica, le divise di ogni dipendente costerebbero 700 euro, cifra che salirebbe a oltre 900 nel caso della seconda offerta. L’eleganza, del resto non ha prezzo.