Corriere della Sera, 1 ottobre 2019
Fusioni e acquisizioni sono ai minimi da due anni
Un record negativo a livello globale: nella giornata in cui Harbour Energy ha annunciato il completamento dell’acquisizione dell’azienda di gas e petrolio ConocoPhillips UK per 2,675 miliardi di dollari, arrivano i dati di Refinitiv a spegnere gli entusiasmi. Perché tra fusioni e acquisizioni, nel corso del 2019, sono stati annunciati accordi per 2.800 miliardi di dollari, in calo dell’11% ma soprattutto ai minimi degli ultimi due anni.
Con il terzo trimestre considerato, a livello globale, il più «calmo» dal 2017, l’anno della grande crisi. Secondo il Financial Times, a pesare sul rallentamento sono stati i timori di una frenata dell’economia globale, che ha gelato la fiducia delle grandi aziende. L’ultimo caso quello di WeWork, una delle aziende di co-working più importanti al mondo, che ha annunciato la decisione di rimandare la sua quotazione in Borsa dopo che alcuni investitori hanno avanzato perplessità sulle perdite, l’esposizione debitoria e le valutazioni dell’azienda. Diverso il caso di Alibaba che a causa delle proteste sempre più incandescenti a Hong Kong, ha deciso di posticipare la sua quotazione record nello Stato controllato dalla Cina. L’Ipo era attesa dagli investitori come una delle più importanti dell’anno e poteva contribuire a far tornare il listino a livelli competitivi con quello di New York.