Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  ottobre 01 Martedì calendario

Biografia di Simone Baldelli

A Silvio Berlusconi non l’ha ancora fatto sentire. «Ma gliene avevo parlato, ama molto il genere. Penso apprezzerà. D’altronde anni fa quando scrisse la prefazione a un mio libro satirico diceva che avrebbe potuto diventare il mio primo lavoro». Già coordinatore dei giovani di Forza Italia, già vicepresidente della Camera dei deputati, parlamentare dal 2006, vignettista per L’Opinione, imitatore del premier Giuseppe Conte («l’anno scorso a Mai dire talk con la Gialappa’s. Ho fatto anche Roberto Fico») Simone Baldelli, classe 1972, debutta ufficialmente come cantante. «Tu sai perché» si intitola il brano («l’ho scritto anche in una versione spagnola, “Ahora lo sé”»), che il 4 ottobre lancerà sulle piattaforme musicali.
«Ho iniziato facendo concerti per beneficenza a favore dei terremotati – racconta il deputato azzurro —, con cover di brani del genere che amo, bossa nova e bolero messicano, e autori italiani come Fabio Concato, Pino Daniele, Sergio Caputo. Questo, che ho scritto con Stefano Paviani e Filadelfo Castro, è un brano romantico».
«Prima che sia tardi / prima che lui torni / e faccia giorno», recita il ritornello: lui, lei e l’altro. Parla di un triangolo. Baldelli non conferma. «Beh, ognuno la potrà interpretare come vuole. Spero possa piacere, è un genere che le radio non trasmettono facilmente. Noi siamo un popolo latino e romantico ma purtroppo questo genere ormai si sente poco da noi, anche se nel mondo è popolarissimo grazie ad artisti come Luis Miguel». Quello di «Noi ragazzi di oggi», secondo al Festival di Sanremo nel 1985. Da allora, in effetti, se ne sono perse le tracce. «Ha un successo straordinario. È un Elvis Presley latino, piacerebbe anche da noi dove è più facile che conoscano “La macarena” che “Sabor de mi”, anche se questa l’ha cantata anche Mina».
Tra i suoi beniamini, anche Tom Jobim e Julio Iglesias. Li ha in repertorio con la sua band, I padri di figli femmine. «Tre ingegneri, un capitano di Marina e me. Il minimo comune denominatore è che abbiamo tutti figlie. Ci esibiamo per beneficienza, stiamo preparando un concerto in un teatro romano che si svolgerà a novembre».
Intanto, insieme alla canzone, è in arrivo anche il video. «L’ha girato Andrea Basile, che ne ha firmati per Ligabue e Tiziano Ferro».
È un pezzo romantico Noi siamo un popolo latino e romantico ma purtroppo questo è un genere che qui si sente poco
Non è che in vista del taglio dei parlamentari si prepara il piano B? «Non scherziamo, cerchiamo di evitare che succeda questo pasticciaccio. Ne va del diritto di rappresentanza».