La Stampa, 30 settembre 2019
Domande e risposte sui Testimoni di Geova e il sangue
1Perché i testimoni di Geova rifiutano le trasfusioni di sangue?
Ritengono che ogni cristiano debba considerare seriamente ciò che sostiene la Bibbia. È una questione fra lui e Geova. E per loro Geova, al quale si deve la vita, decretò che non si doveva mangiare sangue.
2Da dove ha origine questa convinzione?
Nell’Antico Testamento dalle parole della Genesi (9:3, 4) per cui nella legge che diede all’antico Israele Geova, Dio limitò l’uso del sangue perché esso rappresenta la vita. Decretò: «L’anima della carne è nel sangue, e io stesso ve l’ho messo sull’altare per fare espiazione per le anime vostre».
3Ci sono indicazioni sul rifiuto di assumere sangue anche nel Vangelo?
Sì, Con la morte del Messia l’obbligo di osservare la Legge mosaica venne meno. Tuttavia il punto di vista di Dio sulla santità del sangue non è cambiato. Sospinti dallo spirito santo di Dio, gli apostoli comandarono ai cristiani di «astenersi dal sangue». Quel comando non doveva essere preso alla leggera. Era moralmente importante quanto astenersi dall’immoralità sessuale o dall’idolatria. (Atti 15:28, 29; 21:25) Quando nel XX secolo la donazione e la trasfusione di sangue entrarono nell’uso, i testimoni di Geova capirono che tale pratica era in contrasto con la Parola di Dio.
4Ma i testimoni di Geova possono almeno sottoporsi ad autotrasfusioni con il loro stesso sangue, depositato prima di un intervento chirurgico?
No. A volte i medici invitano il paziente a depositare il proprio sangue settimane prima dell’intervento (donazione preoperatoria di sangue autologo, il cosiddetto predeposito), così che in caso di bisogno possa essergli trasfuso il suo sangue conservato. Ma questa procedura, consistente nel prelevare il sangue, conservarlo e reinfonderlo contraddice apertamente quanto è detto in Levitico e in Deuteronomio (antico Testamento). Il sangue non deve essere conservato, ma versato, restituendolo per così dire a Dio.
5Quindi non è ammesso alcun tipo di donazione del sangue?
Esattamente. I testimoni di Geova rispettano i princìpi che Dio vi incorporò e sono determinati ad «astenersi dal sangue». Perciò non donano sangue né depositano il proprio sangue perché venga loro trasfuso in un secondo tempo invece di «versarlo». Questa pratica è in contrasto con la legge di Dio.
6È consentito il prelievo del sangue a fini terapeutici?
Sì, i testimoni di Geova accettano che venga loro prelevato del sangue per dei test o delle analisi, dopo di che il campione viene eliminato.
7Qual è la posizione della Congregazione dei testimoni di Geova?
Ribadisce che i pazienti che non ricevono trasfusioni di sangue, bambini inclusi, di solito si riprendono al pari o anche meglio dei pazienti che hanno accettato emotrasfusioni. In ogni caso, non si può dimostrare che un paziente morirà perché rifiuta il sangue o che vivrà perché lo accetta.
8Che cosa succede a chi contravviene le regole?
Chi accetta una trasfusione rischia di essere emarginato da parenti e amici se anch’essi sono testimoni di Geova. Come una donna di 48 anni che oltre ad essere espulsa dalla Congregazione, ha rotto i rapporti con le sue tre figlie, testimoni di Geova.
Come riporta il sito JW.org, «le terapie senza sangue, ce sono state sperimentate per venire incontro ai pazienti Testimoni, vengono ora usate a beneficio di tutti i pazienti» e «in ogni caso non si può dimostrare che un paziente morirà perché rifiuta il sangue o che vivrà perché lo accetta».