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 2019  settembre 30 Lunedì calendario

Biografia di Silvio Novembre

Silvio Novembre (1934-2019). Ex maresciallo della Guardia di Finanza, braccio destro di Giorgio Ambrosoli.  Seguì e protesse Ambrosoli fin quando questi non fu ucciso da quattro colpi di pistola nel luglio del ‘79. « Quando chiediamo un ricordo di Silvio Novembre a Giuliano Turone — il giudice istruttore che indagò insieme a Gherardo Colombo sull’omicidio di Giorgio Ambrosoli e scoprì le liste degli affiliati alla Loggia P2 di Licio Gelli — il sospiro che ci risponde è profondo: “La cosa più pesante che si portò dietro per quarant’anni era quella di non aver potuto salvare Ambrosoli. Me lo diceva spesso. E come avrebbe potuto fare, isolato com’era?”. Se l’è chiesto quasi fino all’ultimo, Silvio Novembre, morto sabato a Milano a 85 anni al termine di una malattia che lo aveva spento progressivamente. Lui, l’angelo custode, il maresciallo della Guardia di Finanza che aveva lavorato per cinque anni al fianco del liquidatore della Banca Privata Italiana, l’integro sottufficiale che restò al suo posto nonostante le pressioni dei generali piduisti delle Fiamme Gialle, con il cruccio di non aver allungato la sua ala a protezione dell’eroe borghese, falciato dal piombo mafioso di William Joseph Aricò la notte tra l’11 e il 12 luglio 1979. Alla vigilia del compleanno del maresciallo, che in quelle ore era altrove, a Bibbione, dalla moglie malata. “Purtroppo — continua Turone — non dipendeva da lui. Dopo che Ambrosoli aveva subito le minacce telefoniche, Novembre prese ad andare sotto casa sua, per sorvegliarlo. All’epoca non si usavano scorte per quel tipo di rischi e di bersagli. Lo fece Novembre, dormiva davanti al suo portone, finché Ambrosoli non lo scoprì. E lo rimproverò”. Successe all’inizio del loro rapporto, nel 1974, di entrare in collisione con “quell’avvocato milanese con i baffetti, educatissimo e di poche parole” (così Novembre definì Ambrosoli in un suo libro). Succedeva spesso, tra quei due uomini di Stato diventati amici in quella tormenta politica, giudiziaria e criminale [---]. Insieme, avvocato e finanziere, andarono comunque fino in fondo, con ingegno da raffinati investigatori. Aprirono una alla volta le cassaforti del potere di Sindona, scoperchiandone i trucchi e gli agganci, contribuendo in maniera decisiva nel processo a New York per la bancarotta della Franklin Bank. Silvio Novembre dovette resistere a due tentativi di trasferimento da parte dei vertici della Gdf invasi dalle metastasi della P2. Allontanò da sé la tentazione delle mazzette: “Sono arrivati a offrirmi mezzo miliardo”, raccontava in uno dei tanti incontri pubblici che costellarono la sua seconda vita, quella di ex maresciallo e testimone civile contro le corruzioni. Toccarono i suoi affetti più intimi. La moglie Assunta malata di una forma particolarmente aggressiva di tumore» [Pisa, Cds]. «La figura del maresciallo, nato ad Alseno (Piacenza), sarà rappresentata in autunno nella docufiction Il prezzo del coraggio, in cui Novembre, con la voce fuori campo di Alessio Boni, ripercorre i momenti più importanti dell’esperienza vissuta accanto ad Ambrosoli» [Virtuani]. I funerali saranno celebrati oggi alle 11 nella chiesa del Preziosissimo Sangue, in corso XXII marzo, a Milano.