Alla sua età non è arrivato il momento di andare in pensione?
«Io lavoro con la gioia e l’entusiasmo del primo giorno. Tutti mi stimano. I titolari mi hanno detto che posso rimanere finché voglio. Li ho presi in parola».
Qual è il suo compito in ufficio?
«Sono responsabile amministrativa, tengo la contabilità, organizzo il lavoro delle ragazze. In tutti questi anni me ne sono passate sotto ottanta. Cerco di insegnare loro tutti i miei segreti: più sono brave, più facile è anche per me».
Cosa ricorda dell’estate della sua assunzione?
«Ricordo quella bidella davanti al cancello di casa. Disse che servivano impiegate. Mia madre rispose che aveva due gemelle ma propose me quando le spiegarono il tipo di lavoro».
Fece un colloquio?
«Il titolare mi guardò e mi fece notare che ero bassina. Mi chiese di prendere alcuni fascicoli dall’armadio, in uno scompartimento alto. Io mi alzai sulle punte, riuscii a prenderli. Disse a mia madre: “Si può fermare per il pomeriggio?”. Che soddisfazione».
Qual è il suo orario di lavoro?
«Comincio alle 7.55 e me ne vado alle 20, con qualche piccola pausa».
È sposata? Ha figli?
«No, ci ho pensato a un certo punto ma mi sono resa conto che avrei finito per non fare bene né a lavoro, né in famiglia. Così ho scelto il lavoro».
Si può sapere quanto prende al mese di stipendio?
«Preferisco non dirlo (ride). Le dico soltanto che se avessi scelto di andare in pensione con 35 anni di contributi avrei avuto una pensione di circa 1.500 euro al mese. Troppo poco, io sono da sola».
Lei è stata insignita anche del riconoscimento di Maestro del Lavoro. Qual è stata la sfida più grande in tutti questi anni?
«Il passaggio al digitale. Ho dovuto frequentare un corso serale di inglese, per imparare a usare il computer».
Cosa insegna alle ragazze che deve istruire?
«La mia prima regola sul lavoro è un vecchio proverbio: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te. Il resto è pazienza, curiosità, amore, voglia di aggiornarsi».
Queste caratteristiche le vede nei giovani?
«Non tanto, chiedono subito quanto si prende. A proposito, vi ho detto che il mio primo stipendio è stato 8 mila lire?».
Ma alla pensione proprio non ci pensa?
«Devo andare all’Inps a fare un po’ di conteggi, forse a fine anno. Al momento non è tra le mie priorità. Il 10 ottobre prossimo c’è la festa con i vertici della compagnia. Ci sarò anche stavolta».