ItaliaOggi, 28 settembre 2019
Barcellona, aumentano gli scippi e anche i minori non accompagnati
Gli abitanti di Barcellona si mobilitano contro l’aumento di scippi e aggressioni. In squadre auto-organizzate segnalano i ladruncoli in metrò e nelle strade della capitale catalana, postano sui social i video delle aggressioni di cui sono testimoni, sensibilizzano la popolazione e pattugliano i quartieri.Nei primi sei mesi dell’anno, in effetti, il numero di furti con violenza e intimidazioni è aumentato del 30% rispetto a un anno fa, con quasi 7.100 casi censiti dal ministero dell’interno. Il numero delle denunce per furto (senza violenza) ha raggiunto le 67 mila, in aumento del 7,4%. E a giugno ha fatto scalpore la notizia della morte, tre giorni dopo una violenta caduta mentre tentava di resistere a uno scippo, della vice ministra coreana del turismo.
Secondo il sindaco della città, Ada Colau, diversi fattori spiegano l’aumento della delinquenza sulle strade di Barcellona. Il primo è la soppressione, nel 2017, della recidiva come circostanza aggravante che permetteva di passare dall’ammenda alla reclusione dopo il quarto furto. «Non è possibile trattare allo stesso modo un ladruncolo e un professionista, questo trasmette un messaggio di impunità», spiega a Le Monde la prima cittadina. A ciò si aggiunge la mancanza di poliziotti, a causa delle misure di austerità applicate negli ultimi anni. Ma secondo le associazioni di cittadini tra i fattori alla base dell’aumento dell’insicurezza c’è anche l’aumento di minori stranieri non accompagnati: «Se ne stanno tutto il giorno abbandonati a se stessi e vengono rapidamente reclutati da clan mafiosi», sottolinea il portavoce dell’associazione di vicinato del quartiere Raval, uno dei più toccati dall’aumento della delinquenza. Lo scorso anno 3.800 minori non accompagnati sono arrivati in Catalogna, contro i 1.400 nel 2017 e i 700 nel 2016. «Solo il 12% ha commesso atti di violenza, non si può generalizzare», minimizza il sindaco.