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 2019  settembre 28 Sabato calendario

Biografia di Wilkie Collins

L’amicizia e la collaborazione con Charles Dickens hanno collocato Wilkie Collins un passo dietro al maestro. Nella Londra vittoriana che oggi appare il paradiso dei romanzieri ( lettori appassionati, storie a puntate, biblioteche circolanti, ottimi anticipi) Mr Dickens giganteggiava con i suoi romanzi e teneva bottega letteraria. Nelle riviste settimanali Household Words e All The Year Round pubblicò i racconti e i romanzi del talentuoso amico, compagno di viaggi in Francia e in Italia. Senza volerlo – ma non si sa mai davvero come vanno le invidie tra scrittori – gettò su Mr Collins l’ombra del gregario, confinandolo alla sensation novel. Non i nobili romanzi senza aggettivi: le storiacce che suscitano forti passioni. Wilkie Collins ebbe comunque le sue soddisfazioni. La donna in bianco spuntò un generoso anticipo e scatenò a Londra una mania: abiti, cappelli, musiche, adattamenti teatrali. La pietra di Luna fu celebrato da T. S. Eliot – il poeta di La terra desolata, curioso di quel che oggi chiamiamo pop, scambiò lettere e visite con Groucho Marx – come «il primo, il più lungo, il più avvincente romanzo poliziesco». Quanto alla primogenitura, tra i contendenti ci sarebbero Edipo, per i più audaci la Bibbia e sicuramente Edgar Allan Poe con I delitti della Rue Morgue. La lunghezza era in linea con i tre volumi del romanzo popolare. Il vero colpo di genio fu l’eliminazione del narratore unico. Un romanzo giallo deve per forza sottrarre informazioni a chi legge, per avvantaggiare il detective. I molti narratori che si avvicendano nella Pietra di luna raccontano solo le cose viste e sentite: il mistero resta, senza che il romanziere debba barare al gioco. Foglie cadute non è il miglior romanzo di Wilkie Collins. Nel 1879 lo scrittore aveva 55 anni, un’età allora ragguardevole soprattutto se di mezzo c’erano i dolori della gotta, alleviati con il laudano. Oltre alla dipendenza dall’oppio, c’era stata la morte di Charles Dickens: «ci vedevamo ogni giorno, con il massimo dell’amicizia che può esistere tra due uomini». E purtroppo lo scrittore si stava avviando sulla china che guasta tante carriere, messa in rima da un poeta maligno: «Cos’ha portato il genio di Wilkie alla perdizione? / Un folletto gli ha sussurrato: “Wilkie, hai una missione”». Al massimo della forma, lo scrittore aveva il suo segreto per il successo ( che nell’ 800 vittoriano non era disgiunto dal valore letterario, la frattura è tutta nostra): «Fai ridere il lettore, fallo piangere, ma soprattutto tienilo sulle spine». Perfino Dickens riconosceva all’amico/ rivale una decisa superiorità nel costruire le trame. La missione – oggi diremmo il messaggio – inceppa il meccanismo che aveva generato l’intricatissimo (e irresistibile) romanzo intitolato Armadale. L’astuta, perfida, vendicativa avventuriera dai capelli rossi Lydia Gwilt fu molto amata dai lettori e molto odiata dai critici. Tra i contrari, anche l’amico Dickens – e fu il primo screzio tra loro. Le “foglie cadute” non c’entrano con l’autunno. Sono i reietti della società: «Le persone che nella lotteria della vita hanno perso; le persone che si sono spezzate la schiena nel rincorrere la felicità e non hanno raccolto che delusioni e rimorsi, le persone sole e senza amici, i feriti e perduti». Parole di Amelius Goldenheart, imparate nella comunità di Tadmor, Illinois, dove è cresciuto fino a 21 anni. Comunità di socialisti: la parola circola nel romanzo accompagnata da un brivido d’orrore.” Socialismo cristiano” puntualizza il giovanotto: «Seguiamo il libro che voi conoscete con il nome di Nuovo Testamento» ( una ragazza sveglia va a controllare, e conferma che sì, le parole sui poveri e sulle donne perdute coincidono). La comunità risulta assai dittatoriale – i corteggiamenti e i matrimoni devono essere approvati dagli Anziani. Amelius Goldenheart stringe scandalosa amicizia con una” foglia caduta”, la quarantenne Mellicent accolta nella comunità. Espulso da Tadmor, lo incontriamo su un transatlantico diretto a Londra, dopo che nel prologo il narratore ha buttato le sue esche. Un rapimento in culla promette grandi sviluppi, e Wilkie Collins non ha perso del tutto la mano: aveva imparato a raccontare storie per difendersi dai bulli, sa conquistare l’attenzione del lettore. Alterna la tragedia con l’ironia, si mantiene entro un ragionevole numero di pagine, e a differenza di Dickens presta attenzione alle femmine. Figlio di William, un pittore paesaggista privo – così dicono – del sacro fuoco artistico, Wilkie Collins condusse un’esistenza poco esemplare. Viveva con Caroline Graves, che aveva fornito lo spunto per La donna in bianco. In età matura avviò senza nascondersi una relazione parallela con la giovanissima Martha Rudd. Foglie cadute riflette la stratificazione coniugale. Registra l’esistenza dei giornali scandalistici e dei pescatori ridotti in miseria per colpa dei rimorchiatori ( prima potevano appropriarsi del carico abbandonato sulle navi incagliate). Gli inglesi sono ipocriti, gli americani sono maleducati. E l’arte moderna di fine ’ 800, che orrore! Un gigante dall’aria assente, una gigantessa che affonda la punta del parasole in giardino, e lo sfacciato titolo “Amore a prima vista”.