la Repubblica, 28 settembre 2019
Arbore e Boncompagni guardati solo dagli ultracinquantenni
A rbore, con No, non è la BBC giovedì sera su Rai 2, ha ricordato se stesso, Boncompagni e molti altri, lungo mezzo secolo, a partire dal 1965 in cui prende il via Bandiera Gialla. In radio sul Programma “Secondo” rispetto a quello “Nazionale” e al Terzo che già allora era il più colto. La trasmissione raccontava il mondo della musica “leggera” in Italia e fuori e fece conoscere la coppia che proseguì insieme per anni fino a identificare un modo di dire e di pensare. Abbiamo visto molto archivio, la miniera preziosa della Rai, ma rispetto a Techetechet è qui c’era l’Arbore attuale che si calava negli antichi repertori accanto a un Boncompagni di cartone, ma certo più vitale rispetto a molti che vediamo in giro. Il pubblico, come era prevedibile, è stato composto essenzialmente da ultracinquantenni fino agli anzianissimi, parimenti divisi fra maschi e femmine, con l’assenza pressoché totale di quelli nati dopo. Di fatto, la rievocazione ha attratto lo spettatore che si sentiva lui stesso rievocato. Immaginiamo pertanto, sulla poltrona tipica che automatica s’inclina, gli adolescenti dei mitici 60. Gli stessi che dettero corpo al ’68, ma non proprio a tutto, quanto alla versione musicata e ye ye, che somigliava alla specialità di Arbore e Boncompagni di tenere accuratamente le distanze da chiunque si prendesse sul serio a corpo morto. Negli anni 80 poi vecchi e giovani godono al sentirsi arguti spiriti, e senza alcuno sforzo, rivivendo coi colleghi in ufficio la mattina i tormentoni arboriani di Quelli della notte e Indietro tutta. Cui rispondeva, per quelli molto più avanti sulla post ideologia, Boncompagni schierando come scenografia vivente un’orda di ninfette a Non è la Rai (per l’opposizione di “valori” e non solo perché correva su Canale 5). Da lì in poi entrambi fanno molto, ma non più così cool e così tribali come prima e questa è né più né meno la ragione per cui i giovani, giovedì sera, hanno guardato altro o se ne sono andati in pizzeria. ondasuonda@repubblica.it