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 2019  settembre 27 Venerdì calendario

Quanto guadagna Ursula

VANITYXL’Europa promette tagli mirabolanti di emissioni con l’obiettivo di arrivare al 2050 a un impatto climatico zero. Annuncia tasse sui carburanti inquinanti, sui voli, l’eliminazione del diesel, del carbone entroil 2030, 100% elettricità pulita entro il 2040 e via di questo passo,allineata ai diktat di Greta Thunberg. Ma Bruxelles, nel senso delle istituzioni europee, è a impatto zero anche sui propri privilegi. Ciò che vale per i comuni mortali non vale per la casta europea: se i primi sono loro malgrado costretti a pagare il prezzo del riscaldamento globale, coloro che decidono quel prezzo ne sono esenti o si risarciscono prontamente con rimborsi o lauti aumenti di stipendio. L’IMPATTO AMBIENTALE L’ultimo significativo esempio riguarda i voli su jet privati per alti funzionari e i commissari. Secondo un documento pubblicatonella banca datidelle gare d’appalto comunitarie, la Ue ha aumentato di 3,5 milioni l’importo che può essere speso nel nuovo contratto per i voli “air taxi”. Nello scorso quinquennio tale somma era di 7,14milioni,in quello prossimo sarà di 10,71 milioni, un buon 50% in più. Un aumento che non può non essere interpretato come un incentivo a utilizzare voli privati piuttosto che quelli di linea. Un bel controsenso visto che proprio i voli aerei vengono additati dai talebani del clima tra le cause principali dell’aumento della Co2 nell’atmosfera. Va da sé che ogni volo di linea dei commissari, dei parlamentari, e dei funzionari in missione e non, viene rimborsato in toto. Tutto extra stipendio, che pure specie nel caso dei commissari è corposissimo. Basti dire che la presidente Ursula von der Leyen guadagnerà 27.903 euro, che lo stipendio base dei vicepresidenti è di 23mila euro circaechei commissari ne percepiranno come minimo 20.666. I privilegi sono duri a morire,e l’esempio nonarriva nemmeno dai politici dei Paesi più virtuosi che hanno appena annunciato investimenti faraonici perconvertireingreenlapropria economia. La scorsa fine settimana ad esempio quattro politici tedeschi, tra i quali la Merkel, si sono recati negli Usa per presenziare tutti e quattro al vertice sul clima, con tre voli taxi differenti, scatenando le ire dei tedeschi, sia per l’incongruenza che per la spesa. IL CIRCO ITINERANTE Ma la madre di tutti gli sprechi europei, e delle sue contraddizioni anche sul clima, rimane la doppia sede del Parlamento, Bruxelles e Strasburgo, che costringe i politici e il loro seguito, con scatoloni di documenti annessi, ad almeno due trasferimenti mensili tra le due città distanti 450 km. A parte la spesa totale da circa 114 milioni di euro all’anno, a parte lo spreco di tempo ed energie (12 giorni l’anno persi per dipendente), è stato calcolato sempre dai giornali tedeschi che l’emissione provocata dal “circo itinerante” (così è chiamato da quei buontemponi) è pari a qualcosa come 19mila tonnellate di CO2 l’anno, lo stesso inquinamento provocatoda 7milaautomobili a benzina checircolano per 15 mila km. Eppure, sebbene se ne parli ufficiosamente da parecchio tempo, non si è mai nemmeno iniziato un dibattito serio per l’eliminazione di una delle due sedi, ovviamente quella di Strasburgo. La Francia non potrebbe mai ammettere di perdere l’esclusiva prerogativa divantare tra i grandi del mondouna mezza capitale europea nel proprio territorio, con tutto quel che ne consegue in termini di prestigio, di vantaggi politici ed economici. © RIPROD